CRISTINA CRISCI
Cronaca

Picchiarono i poliziotti, condannati. L’aggressione davanti alla stazione

Otto mesi e il pagamento di un risarcimento per uno dei due responsabili. L’altro ha patteggiato un anno

Il video con l’aggressione che ha fatto il giro del web

Il video con l’aggressione che ha fatto il giro del web

Aveva picchiato i poliziotti -insieme a un amico - inveito contro di loro frasi pesanti: "Sbirro di m… sparo a te e alla tua famiglia" in un pomeriggio di paura il 21 dicembre scorso davanti alla stazione di Città di Castello. L’uomo è stato condannato, l’amico ha patteggiato la pena. Si è svolta ieri in tribunale a Perugia l’udienza del processo a carico dei due pregiudicati ritenuti responsabili di quell’aggressione che venne ripresa da un telefono cellulare col video che aveva fatto il giro del web. Uno dei due, il 41enne di origine tunisina che aveva la posizione più delicata, è stato condannato a otto mesi di reclusione e al pagamento di un risarcimento e delle spese legali di qualche migliaia di euro. Per lui la Procura aveva sollecitato una condanna a un anno. L’uomo al momento dei fatti era con l’amico di 22 anni di origine sudamericana che ha invece patteggiato la pena a un anno di reclusione (con la richiesta di sostituzione con lavori di pubblica utilità, ma su questo si deciderà nell’udienza fissata per il 3 marzo).

I due dovevano rispondere a vario titolo dei reati di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, lesioni. In aula sono stati ricostruiti i fatti e le posizioni dei coinvolti. Le violenze contro gli agenti del commissariato di polizia (uno dei quali aveva riportato lesioni con una prognosi di 30 giorni) erano esplose a seguito dell’intervento in piazza della Repubblica davanti alla stazione del treno dove erano stati segnalati un gruppo di ragazzi che stava facendo confusione a bordo di un vagone in arrivo. I poliziotti erano stati aggrediti in primis dal quarantenne che "visibilmente alterato" aveva iniziato a inveire contro di loro con parole pesanti, minacciando con calci e pugni l’auto di servizio. Il comportamento secondo il legale difensore dell’uomo, sarebbe stato conseguente alla mancata assunzione dei farmaci necessari alla cura delle problematiche neurologiche di cui lo stesso soffre.

Davanti alla stazione era poi sopraggiunto il più giovane che avrebbe investito con la bicicletta un agente per poi scagliarsi contro il collega, motivo per il quale era accusato anche di lesioni. Ne sarebbe nata quindi una violenta colluttazione durata alcuni minuti, che gli agenti hanno provato a sedare anche con l’uso dei taser. Uno dei poliziotti, cadendo a terra durante lo scontro aveva riportato la frattura di un polso. Le parti civili sono tutelate dall’avvocato Nada Lucaccioni mentre i due imputati da Andrea Castori e Donatella Panzarola.