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Piscina riabilitativa, spiraglio De Fino: "Riapertura entro la fine dell’estate"

Il direttore generale della Usl2 ha assicurato che per la struttura di Trevi è stato già avviato l’iter amministrativo per affidare la gestione a una nuova associazione.

Piscina riabilitativa, spiraglio De Fino: "Riapertura entro la fine dell’estate"

Uno spiraglio per la riapertura della piscina riabilitativa che si trova all’interno della struttura sanitaria complessa di Riabilitazione Intensiva Neuromotoria di Trevi. La piscina è chiusa da più di tre anni, praticamente dall’inizio della pandemia. A fornire rassicurazioni in merito è stato di recente il direttore generale dell’Azienda Usl Umbria 2 Massimo De Fino, in occasione dell’intitolazione della Casa di Comunità di Trevi al professor Luciano Casciola. "Nel tentativo di porre fine a questa vicenda – ha spiegato, per la verità con molta cautela, il direttore generale Usl 2 Umbria – abbiamo avviato l’iter per amministrativo per affidare la gestione della piscina riabilitativa ad una nuova associazione alla quale assegnare la gestione della piscina fisioterapica.

Gestione e non solo –ha aggiunto il direttore dell’Usl Umbria 2 – in considerazione del fatto che oltre al bando di gara per l’affidamento appunto della gestione, la piscina sarà anche oggetto di alcuni interventi strutturali di manutenzione (docce e quant’altro) necessari per dotare l’impianto di tutte le massime garanzie previste per ospitare i pazienti ed anche i cittadini esterni che arrivano da varie realtà della Regione a curarsi con trattamenti di riabilitazione motoria sotto l’attenta guida di specialisti. I tempi? Contiamo di procedere al più presto – ha concluso De Fino – ma, in ogni caso entro la fine della prossima estate". La piscina riabilitativa, come detto, è chiusa ormai da oltre tre anni, da poco prima della pandemia, in concomitanza con la scadenza del contratto di gestione della struttura. Una struttura, per anni eccellenza del Centro di Riabilitazione, utilizzata in tutte la patologie ortopediche e post-traumatiche all’interno della struttura complessa di Riabilitazione Intensiva Neuromotoria di Trevi, perfettamente attrezzata per i trattamenti fisioterapici sia per i degenti che per i pazienti esterni che arrivavano da varie parti della regione per curarsi con i vari trattamenti di riabilitazione motoria messi a disposizione.

In relazione a questa vicenda, in più di una circostanza l’amministrazione comunale di Trevi si era più volte rivolta ai dirigenti della Usl2 e alla Regione che in una recente visita al centro di Riabilitazione di Trevi, aveva garantito una immediata riapertura del servizio. L’augurio, è quello che, dopo le garanzie del della Azienda Usl Umbria 2, in tempi brevi le promesse possano trovare riscontro nella realtà.

Carlo Luccioni