“Antichi viaggiatori a Fratta e moderni ospiti ad Umbertide“ è l’ultima fatica letteraria, per i tipi di Nuova Prhomos, di monsignor Pietro Vispi, parroco della Collegiata ed esperto di arte e storia locale. Il testo, agile e piacevolissimo, scava ancora una volta come già fatto in altri volumi, recenti o meno, nella memoria collettiva della città, documentando la presenza o il passaggio di personaggi celebri. Basti pensare a Pico della Mirandola, che alla Fratta scrive nel nel 1486 quell’Oratio de hominis dignitate, considerato il manifesto dell’Umanesimo oppure ad artisti come Raffaello, Perugino, Signorelli, Pinturicchio, ma anche Corrado Cagli e Leoncillo, che lasciano a testimonianza le loro opere. Attori, intellettuali, Santi (Romualdo, Savino, Francesco d’Assisi, Giovanni da Lodi), condottieri (Braccio Fortebracci da Montone), poeti (il sommo Dante), perfino regine e Premi Nobel trovano menzione nel libro, intrecciando la microstoria di Umbertide con la grande storia. Scrive l’autore: "L’intento del mio lavoro è quello di ricordare agli umbertidesi quanto questa piccola nostra terra sia stata amata ed apprezzata da personaggi dei quali leggiamo sui libri di storia. Da ricordare gli altri recentissimi volumi scritti dal monsignore: "Le pietre parlanti", "Umbertide una pinacoteca diffusa", "La scultura ad Umbertide. Arte tra fede e memoria" e tanti altri, doni di un sacerdote ed un uomo coltissimo alla sua città. Il libro è disponibile presso la parrocchia della Collegiata.
Pa.Ip.