PERUGIA - "Il fenomeno delle liste di attesa è di vecchia data, e non è mai stata trovata una risposta adeguata". Lo sostiene la dottoressa Francesca Castellani, segretaria regionale Sumai Assoprof il sindacato unico che rappresenta gli specialisti ambulatoriali convenzionati, che lavorano essenzialmente nelle aziende sanitarie territoriali della regione: in Umbria sono circa 400. "I provvedimenti varati a livello regionale, non sono stati poi tradotti in pratica. Per quanto riguarda la mia categoria, ad esempio, la delibera regionale di settembre 2024 che prevedeva l’individuazione delle prestazioni di particolare interesse, non ha dato alcun risultato".
Quali proposte dunque per potenziare l’offerta di prestazioni?
"Andrebbero aumentati gli slot, ossia il numero degli appuntamenti disponibili. Ciò è possibile potenziando l’orario dei professionisti già presenti, o assumendo altri professionisti, o assegnando queste prestazioni al privato accreditato convenzionato. Utile anche la telemedicina: il consulto a distanza riduce la necessità di visite fisiche ed ottimizza il tempo dei medici. Servirebbe anche la revisione della strutturazione delle agende al fine di ottimizzare l’uso delle risorse disponibili e ridurre gli sprechi".
Come lavorare, invece, sul fronte della domanda?
"Bisogna iniziare con campagne di educazione sanitaria e di prevenzione per ridurre l’incidenza di malattie e con l’appropriatezza prescrittiva. Importante evitare la duplicazione degli esami e questo sarà possibile quando andrà a pieno regime il fascicolo sanitario elettronico".
Silvia Angelici