C’è un video di oltre 3 minuti che sta facendo il giro del web e racconta l’episodio terribile che ha visto alcuni agenti della polizia di Città di Castello aggrediti da un gruppo di ragazzi davanti alla stazione. Nel filmato si sentono le voci di chi, appena sceso dal treno, assiste a questa scena: "Sarei disperata a fare questo lavoro…", dice una donna in riferimento ai poliziotti intervenuti. Commenti che si sovrappongono alle ingiurie pronunciate dagli aggressori che sfottono gli agenti: "Mi vuoi sparare?". Un poliziotto è finito in ospedale con fratture al polso, al ginocchio, alla schiena e due uomini sono stati arrestati: è il bilancio di un pomeriggio di delirio in piazza della Repubblica a Città di Castello.
A fronte di questo fatto il sindacato di Polizia lancia l’allarme: "Noi, lasciati troppo soli". E’ sabato 21 dicembre quando gli agenti del commissariato intervengono alla stazione ferroviaria poiché dall’interno di un convoglio in arrivo, veniva segnalata la presenza di un gruppo di ragazzi che infastidiva gli altri passeggeri. Giunti sul posto i poliziotti sono stati subito aggrediti da un trentenne di origini tunisine, già censurato che, in "evidente stato di ebrezza alcolica" prende a pugni e calci l’auto di servizio. L’uomo poi, approfittando della confusione creatasi dai passeggeri appena scesi dal treno, telefona a un suo amico, invitandolo a portarsi sul posto per aiutarlo a fronteggiare le forze dell’ordine. L’amico ha 22 anni è di origini peruviane (anche lui con numerosi precedenti), arriva e si avventa a forte velocità con la propria bicicletta su uno dei due agenti, colpendolo con violenza. Nasce una colluttazione che dura poi diversi minuti e che vede gli agenti fronteggiare i gesti e le violenze dei due che poi riescono a dileguarsi. La loro fuga dura pochissimo: il più grande è stato raggiunto nella propria abitazione e arrestato per i reati di resistenza, violenza e minaccia, lesioni personali e oltraggio a pubblico ufficiale. Il più giovane è stato rintracciato dai Carabinieri della vicina San Sepolcro ed è finito in manette per gli stessi reati. Il video che racconta l’aggressione è stato invece diramato dal sindacato di polizia Coisp che parla di "un episodio di violenza inaudita ai danni di chi opera ogni giorno per garantire la sicurezza di tutti". Il sindacato chiede regole più severe. "La Polizia – si legge in una nota firmata da Domenico Pianese, segretario del sindacato di Polizia Coisp – non può essere lasciata sola di fronte a episodi di tale gravità".
Cristina Crisci