Polli (Lega): ’L’uscita di Lini dispiace ma dipende da dissidi regionali"

Per il capogruppo consiliare si tratta di un episodio isolato che non lascia presagire altre situazioni analoghe

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"L’uscita di Domenico Lini è un fatto che indubbiamente dispiace". Ad esprimere il saluto al consigliere comunale che, nella seduta della massima assise di martedì ha ufficializzato l’addio alla Lega, è il capogruppo del Carroccio Riccardo Polli (foto). Polli è intervenuto anche in aula, ribadendo che "l’uscita di un consigliere è sempre motivo di riflessione, soprattutto uno dalla spiccata esperienza". "In qualità di capogruppo – spiega Polli – ero stato informato prima della decisione ufficializzata in Aula. Indubbiamente esprimo dispiacere per la sua uscita, dopo l’elezione del 2019 avvenuta con moltissimi voti, in una zona come quella della montagna, dove aveva raccolto grande apprezzamento. Lini è anche una delle persone con più lunga esperienza nel gruppo". Polli però ricorda i motivi dell’uscita: "Come il consigliere stesso ha ricordato, la sua uscita dalla Lega è legata a dissidi con il direttivo regionale e non ha origini locali" e poi sottolinea: "Ritengo che la sua uscita e la frattura sia un caso isolato. Non c’è nulla che mi fa pensare che ci siano altre persone pronte a seguirlo. Sono contento comunque del fatto che il consigliere Lini resti nel centrodestra, con la maggioranza e a sostegno del sindaco Zuccarini". L’uscita di Lini ora porterà ad un riassetto delle Commissioni. Lui è coordinatore della Seconda commissione e non dovrebbe essere tenuto a rinunciare al ruolo. In qualità di capogruppo del Gruppo misto potrà invece partecipare alla conferenza dei capigruppo e dovrebbe anche avere un posto negli altri organismi.