REDAZIONE UMBRIA

"Positivo da sette giorni Nessuno mi ha contattato"

Lo sfogo del consigliere comunale. Intanto la Regione boccia l’ex Milizia come struttura Covid: "Mancano dei lavori, immobile non completato"

"Ho ricevuto il risultato del tampone da sette giorni circa. Nessuno mi ha ancora chiamato per sapere se sono entrato in contatto con altre persone. Ergo nessuno ha tracciato se potenzialmente ho contagiato qualcun altro". Lo scrive in un post Luca Simonetti, consigliere comunale del M5S, risultato positivo al Covid. "Se siamo zona arancione – continua – è perché in Umbria, a differenza di altre regioni, si è permesso a questo virus di andare in giro indisturbato e di diffondersi in modo incontrollato. Una situazione che comporta un danno ai cittadini e alle imprese con responsabilità evidenti di chi governa la Regione. La percezione diffusa è che in Umbria alle prime difficoltà si sia perso il controllo. Giusto richiedere compensazioni economiche al Governo nazionale, ma altrettanto giusto capire perché l’Umbria è diventata zona arancione". E le opposizioni comunali tornano alla carica. "Nella Terni leghista chi risulta positivo al Covid viene relegato a casa – tuonano M5S, Pd e Senso Civico –, senza supporti o servizi, con la spazzatura che rimane per settimane, con la raccolta speciale dei rifiuti che viene attivata spesso a fine quarantena. Ma il presidente di Asm che fine ha fatto? Oltre a svendere l’acqua pubblica ad Acea potrebbe occuparsi un po’ di chi strapaga le bollette per poi essere abbandonato? I cittadini sono abbandonati a se stessi, senza nessuno che chiami neanche per conoscere le persone con cui i positivi sono entrati in contatto".

La bagarre politica prosegue in Regione. L’ assessore alla sanità, Luca Coletto, rispondendo a Paparelli (Pd) e De Luca (M5S) sull’utilizzo dell’Ex Milizia come struttura per malati Covid (così da liberare un ospedale al collasso) ha spiegato che "l’immobile non è completato, mancano i lavori del piano primo, privo di impianti e finiture".

Ste.Cin.