Era ricoverato in ospedale dopo che la Corte d’Assise aveva accolto la richiesta di una collocazione differente dal carcere per le sue condizioni di salute. Christian Francu, 51 anni, a processo con l’accusa di aver ucciso la vicina di casa, Marielle Sothe, è morto precipitando da una finestra del terzo piano del Santa Maria della Misericordia di Perugia. Con ogni probabilità, un gesto volontario su cui la Procura della Repubblica vuole fare chiarezza. Possibile che sia disposto un accertamento medico legale sul corpo che potrebbe portare, proprio per consentire il suo svolgimento nei termini di legge, all’iscrizione di nomi nel registro degli indagati. La famiglia, intanto, attende gli sviluppi della vicenda anche per eventuali iniziative legali sia in relazione all’accaduto che al periodo di detenzione preventiva che l’uomo ha passato nella casa circondariale di Terni, in particolare per accertare se l’uomo abbia ricevuto assistenza sanitaria e psicologica come le sue condizioni avrebbero richiesto. Tanto che tra le ipotesi difensive - l’uomo era assistito dall’avvocato Donatella Donati - c’era anche quella di richiedere una perizia psichiatrica. Mentre per le condizioni di salute l’avvocato Donati, nel corso dell’ultima udienza del processo per l’omicidio di Pistrino, aveva avanzato la richiesta di un collocamento diverso per Francu, trovando, come detto d’accordo i giudici.
Prima che potesse essere individuata una collocazione definitiva, il salto nel vuoto del 51enne. Cosa sia successo, come detto, è oggetto di approfondimento da parte degli inquirenti, mentre il procedimento per il delitto della 71enne tedesca si chiuderà. Nell’ultima udienza, l’esperto del Racis dei carabinieri, che aveva tracciato il profilo dell’assassino, aveva individuato nel movente sessuale la causa del delitto, in particolare un possibile rifiuto come molla scatenante della violenza. Un delitto presumibilmente non preventivato, ma poi verificatosi sulla spunta di una pulsione non controllabile a cui sarebbe seguito un parziale pentimento, confermato dal fatto che l’assassino aveva coperto il volto e le parti intime della vittima, vittima che, sempre secondo l’esperto, l’omicida conosceva. Per la Procura, come detto, il responsabile era Francu, prima indagato a piede libero, poi arrestato a distanza di un anno dall’accaduto.
Luca Fiorucci