Punta allo sconto di pena Kamal Ennouri, il 34enne marocchino arrestato a Tuoro sul Trasimeno il 14 giugno dello scorso anno, accusato del tentato omicidio della compagna e delle lesioni gravissime ai danni della figlia. La richiesta di un processo celebrato con il rito abbreviato, condizionato all’acquisizione della relazione del Serd e a quella del carcere dove si trova rinchiuso, è stata avanzata al giudice ieri nel corso dell’udienza preliminare dal difensore Donatella Donati, considerando il beneficio di riduzione che l’imputato otterrà in caso di condanna. I fatti che l’intera comunità di Tuoro non dimentica riportano a quell’alba di sangue quando in via Console Flaminio, nella loro casa, Ennouri ha colpito con 18 coltellate la moglie e ha ferito la figlia. "Se non vieni ti taglio la gola", aveva detto alla compagna quella sera mentre lei stava addormentando le bambine nella loro stanza. Lui l’ha minacciata e poi è piombato su di lei con un coltello in mano e l’ha colpita mentre era sul letto con la bambina. La donna per salvare entrambe si nascose sotto il letto con la piccola, ma Ennouri continuò a sferrare coltellate con una lama da 15 centimetri, cercando di sollevare i materassi per colpire ancora. Fendenti che hanno raggiunsero la donna al polmone facendolo collassare e all’intestino perforandolo in più punti e poi al seno, sfregiandola per sempre. È il racconto agghiacciante che la vittima di 34 anni fornì con un filo di voce al pm Gemma Miliani titolare delle indagini. Quella notte era stata la figlia maggiore di 7 anni a telefonare alla zia, dicendo "la mamma è morta" e quando l’uomo, ancora con il coltello in mano, scappò furono i carabinieri a rintracciarlo alle prime luci e ad arrestarlo. Era ubriaco e aveva sniffato cocaina, confermò lui stesso, nel corso dell’interrogatorio ripetendo che non aveva avuto intenzione di uccidere la moglie e tantomeno di ferire la figlia minore. Eppure aveva continuato ad infliggere coltellate finché non fu convinto che la donna fosse morta. Di "inaudita ferocia ed aggressività, del tutto sproporzionate", aveva parlato il pm Gemma Miliani, titolare delle indagini, descrivendo come Ennouri "ha perseverato nel colpire la donna malgrado questa avesse in braccio la figlia". Prossima udienza il 3 aprile.
CronacaPrese a coltellate compagna e figlia. Ora punta allo sconto della pena