"Prima di tutto la Pace": è questo il grido che si è levato ieri in occasione della Marcia che ha raggiunto Assisi. "Di fronte a un pericolo così grande, che rischia di trascinarci dentro la terza guerra mondiale, abbiamo bisogno di una mobilitazione straordinaria", ha detto Flavio Lotti, presidente della Fondazione PerugiAssisi per la cultura della pace, introducendo l’incontro nazionale dei costruttori di pace che ha preceduto la Marcia della Pace e della Fraternità snodatasi nel pomeriggio da Santa Maria degli Angeli alla città di San Francesco.
"E per questo che c’è una data, una meta, fra un anno – ha aggiunto - il 12 ottobre 2025, giorno della più grande ‘Marcia PerugiAssisi’ della storia. La manifestazione odierna era necessaria perché siamo in grande pericolo e sappiamo che non si sta facendo quello che si dovrebbe fare mentre la situazione internazionale e interna continua a peggiorare. Non possiamo smettere di chiedere a tutti i responsabili della politica di fermare le stragi, la carneficina di Gaza, l’escalation in Ucraina e in Medio Oriente e le forze stanno facendo di tutto per trascinarci dentro a questo spaventoso vortice". Mattinata nel segno, dunque delle testimonianze, alla Domus Pacis, prima della marcia, con centinaia di partecipanti con striscioni e bandiere; presenze per testimoniare che va interrotto il corto circuito che genera violenza da violenza. "Dinanzi a momenti bui come quelli che stiamo vivendo accendiamo la lampada della Pace di Assisi che può orientare il cammino degli uomini di buona volontà – ha sottolineato padre Enzo Fortunato – Per la prima volta la Marcia sarà aperta dai bambini e l’invito a farlo anche da ora in avanti nelle prossime edizioni è stato accolto dagli organizzatori". Poi il via alla marcia; tante le istituzioni presenti, con in prima linea i Comuni con i gonfaloni, le scuole provenienti da tutta Italia. In testa la scritta "Pace" e a seguire lo striscione con lo sloga dell’edizione di quest’anno della manifestazione, "Prima di tutto la pace". Presenti anche leader politici. "Siamo di nuovo qui ad Assisi perché è ora di cambiare passo, basta con l’orrore delle guerre" le parole di Nicola Fratoianni dell’Alleanza Verdi Sinistra che ha aggiunto: "È l’ora che i governi, a cominciare dal nostro, la smettano con l’ipocrisia e riconoscano finalmente lo Stato di Palestina per dire stop al genocidio in corso a Gaza da 11 mesi". "A Gaza oggi siamo di fronte a un crimine di Stato, un orrore, una delle pagine più ignobili dal secondo dopoguerra ad oggi, una barbarie assoluta", così il leader M5s, Giuseppe Conte . "Se vuoi la pace, prepara la pace non è uno slogan vuoto: è l’unico modo possibile per non far precipitare il mondo intero in un baratro di morte e distruzione". Sono le parole di Laura Boldrini, deputata Pd.
Maurizio Baglioni