Primavera d’arte Nuove mostre a Spoleto

Inaugurati a Palazzo Collicola tre progetti espostivi: una grande collettiva di 23 artisti, una personale e un’installazione

Primavera d’arte Nuove mostre a Spoleto

Primavera d’arte Nuove mostre a Spoleto

Primavera d’arte a Spoleto. Con un’affollatissima inaugurazione, hanno preso il via ieri le nuove mostre di Palazzo Collicola. Un un ciclo che durerà per tutta la primavera e che include tre progetti espositivi: una grande collettiva dedicata al rapporto tra arte contemporanea e infanzia, la personale di Eduard Habicher e un’installazione di Daniele Di Girolamo. A svelare la triplice proposta e guidare il pubblico tra meraviglie, sorprese e intuizioni è stato Saverio Verini, direttore dei Musei Civici di Spoleto (foto sopra) insieme al sindaco Andrea Sisti e l’assessore alla cultura Danilo Chiodetti.

Il piano terra di Palazzo Collicola ospita così “Infinita infanzia“ collettiva che Verini ha curato partendo dal suo saggio “La stagione fatata“, scritto poco più di un anno. "E’ sul rapporto tra arte contemporanea e infanzia – racconta – intesa come periodo di scoperta e di gioco, ma anche di spensieratezza che trova il suo contraltare nell’inquietudine. Si tratta di uno sguardo transgenerazionale sull’arte contemporanea, una collettiva di 23 artisti". Piittura, video, installazione, fotografia e performance sono i linguaggi che caratterizzano le opere per una lettura trasversale sull’arte italiana degli ultimi cinquant’anni con protagonisti Riccardo Baruzzi, Elena Bellantoni, Filippo Berta, Luca Bertolo, Tomaso Binga, Thomas Braida, Alexander Calder, Maurizio Cattelan, Adelaide Cioni, Linda Fregni Nagler, Francesca Grilli, Myriam Laplante, Diego Marcon, Luigi Ontani, Mattia Pajè, Cesare Pietroiusti, Carol Rama, Calixto Ramírez, Marta Roberti, Andrea Salvino, Namsal Siedlecki, Vedovamazzei, Simona Wellertr

Al Piano Nobile, negli spazi adiacenti la Biblioteca Carandente, brilla invece “Cose bellissime che si dissolvono (un incontro)“, l’installazione realizzata nel 2023 da Daniele Di Girolamo. "E’ un’opera in movimento – ha spiegato Verini – composta da fili, a cui sono appoggiati dei fiori che si incontrano e si allontanano". Al secondo piano, a completare il programma espositivo del museo, c’è “Compresenza“, una personale di Eduard Habicher che espone di sculture disseminate in diverse stanze del piano. "Le sue opere, caratterizzate da un colore rosso molto acceso – dice il direttore – dialogano con quelle della collezione permanente di arte contemporanea, in un alternarsi molto interessante". Per il sindaco Andrea Sisti "a Spoleto è iniziata una nuova primavera, un cambiamento che abbiamo voluto fortemente. Saverio Verini sta lavorando con grande capacità arricchendo la città di nuove idee". Rilancia l’assessore Chiodetti: "Si sta creando una grande rete museale, spazio di opportunità per giovani artisti e le diverse realtà e associazioni culturali".

Sofia Coletti