PAOLO IPPOLITI
Cronaca

Progetto Bellezz@, l’appello: "Il Governo rifinanzi il piano. Così Montone rinascerebbe"

Il sindaco Rinaldi si rivolge alla Presidenza del Consiglio dei Ministri chiedendo che vengano previsti di nuovo i fondi per l’intervento destinato al centro storico.

L’appello del sindaco di Montone, Mirco Rinaldi, al Governo per il rifinanziamento del Progetto Bellezz@

L’appello del sindaco di Montone, Mirco Rinaldi, al Governo per il rifinanziamento del Progetto Bellezz@

"Ridateci il Progetto Bellezz@, i fondi prima promessi e poi mai stanziati". È l’accorato appello del sindaco di Montone Mirco Rinaldi, a Roma, insieme al Coordinamento dei Comuni per resuscitare il piano: sulla carta 150 milioni per 271 progetti di riqualificazione di beni culturali destinati ad andare perduti per sempre. Tra questi anche il recupero del complesso edilizio dell’ex Convento di San Francesco, obbiettivo da sempre dell’amministrazione arietana. Avviato nel 2016 con il Governo Renzi, il progetto ha visto il passaggio di ben sei governi. I Comuni interessati - Montone tra questi - hanno anticipato le spese, in tanti casi superiori a 100mila euro, per la progettazione esecutiva degli interventi in attesa dell’erogazione definitiva dei contributi assegnati.

"Inaspettatamente – spiega Rilandi – una delibera Cipess, nel 2022 ha di fatto definanziato completamente il progetto lasciando sospese le opere e mettendoci un “limbo senza appello“, dato che il piano ha carattere esclusivo e impedisce agli enti di accedere ad altri finanziamenti per le stesse opere". Da qui l’appello alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministro della Cultura, sottolineando l’urgenza di rifinanziare il piano Bellezz@. "L’intervento – spiega ancora Rinaldi – è finalizzato a rendere fruibile una parte del centro storico di Montone ora inutilizzata per il degrado accumulato negli anni e creare così un nuovo polo culturale e turistico di riferimento. Il progetto prevede un completo rifacimento degli alloggi situati al piano terra trasformandoli in un’unica unità abitativa autonoma adibita ad alloggio del custode, mentre al piano primo sarà ampliata la superficie da destinare a museo. in corrispondenza del lato occidentale del chiostro; la restante parte sarà restaurata per realizzare alloggi di grandezza e tipologie diverse destinate ad accogliere i tanti turisti che visitano il borgo".

Conclude il sindaco: "La cultura e la qualità della vita che contraddistinguono i Comuni italiani sono una ricchezza. Sbloccare i fondi significa portare una nuova e più funzionale attività nel nostro splendido borgo ed evitare il degrado dei beni coinvolti nel progetto".

Pa.Ip.