Progetto “Monte Burano“. Legambiente storce il naso sull’idea di parco eolico

Osservazioni inviate al Mase per la valutazione d’impatto ambientale "Carenti i dati relativi all’avifauna, manca una mappa paesaggistica dettagliata" .

Progetto “Monte Burano“. Legambiente storce il naso sull’idea di parco eolico

Marco Novelli

Documenti mancanti o troppo descrittivi. Questa la linea generale entro cui si sono mosse le osservazioni che Legambiente Foligno ha inviato al Mase per la Valutazione d’impatto ambientale del progetto del parco eolico Monte Burano. L’associazione ambientalista presiedura da Marco Novelli sottolinea il suo favore per le energie rinnovabili in quanto "la lotta al cambiamento climatico non può essere più posticipata", specificando però che "le rinnovabili non possono essere esentate da un’attenta valutazione di impatto ambientale". L’associazione invita la Regione Umbria ad adempiere quanto prima a quanto previsto dal decreto ministeriale di giugno 2024 per l’individuazione delle aree idonee. E nel merito del progetto le osservazioni hanno riguardato quattro punti. "Tra le carenze quella del rilevamento dei dati relativi all’avifauna e ai chirotteri, analisi che è stata impostata su base bibliografica e non sui risultati ottenuti dalle verifiche in campo. In merito all’aspetto paesaggistico inoltre manca una mappa dettagliata dell’impatto visivo in quanto dal progetto i coni d’ombra calcolati non sembrano sufficientemente accurati". Inoltre per legambiente non è stato eseguito il bilancio della Co2 e mancano progetti di fattibilità sulle misure di mitigazione e compensazione. "La Via - sottolinea Daniela Riganelli che ha coordinato il gruppo di lavoro di Legambiente – risulta descrittiva e qualitativa piuttosto che supportata da dati rilevati nel territorio e questo comporta anche un monitoraggio ambientale non dettagliato, in quanto risente della carenza dei dati di rilevamento che sono fondamentali per poi attivare azioni di controllo puntuali".

Alessandro Orfei