Proietti e il programma strappato: "La destra diffama. E ora taccia"

La coalizione di centrosinistra respinge le accuse: "Hanno imbarcato uno che sputa e un altro che bestemmia"

Proietti e il programma strappato: "La destra diffama. E ora taccia"

Stefania Proietti sta per strappare il programma 2019 del centrodestra

"La destra è più impegnata nell’osservare la pagliuzza nell’occhio altrui che la trave nel proprio. È proprio questo detto evangelico che sintetizza meglio di altri la piega che sta prendendo la campagna elettorale dell’Umbria, nella quale i campioni di perbenismo oggi si scandalizzano per un gesto simbolico, dopo mesi di stillicidio, aggressività e diffamazioni lanciate sui candidati delle amministrative, a cominciare dalla campagna denigratoria di cui è stata vittima la sindaca Vittoria Ferdinandi".

E’ la nota ufficiale che ieri l’Alleanza in Cammino per l’Umbria

(Pd , M5S, Avs ,Civici Umbri, Umbria Futura, Umbria Domani e Umbria per la sanità pubblica) ha diffuso ieri in merito al gesto simbolico della Ferdinandi di strappare il mprogramma di Donatella tesei e del centrodestra. "Atteggiamento aggressivo e diffamatoriio che prosegue - afferma la coalizione di centrosinistra –, dopo aver imbarcato il campione di eleganza per eccellenza, ovvero il sindaco di Terni Stefano Bandecchi che ha fatto dello sputo e delle minacce la propria cifra stilistica e il proprio modus operandi. La stessa destra che arruola il ‘bestemmiatore’ da social in una lista di presunti moderati. Alla luce di tutto questo appare a dir poco surreale l’atteggiamento della destra di fronte al gesto simbolico di Stefania Proietti che, di fronte ad un ospedale trasformato in nosocomio fantasma dai tagli della Tesei, ha stracciato la pagina del programma 2019 in cui si inneggiava proprio al ruolo strategico della sanità privata. Progetto che – aggiuge Alleanza in Cammino – la destra ha, tragicamente, attuato a spese di tutta l’Umbria".

"Non possiamo dunque che condannare questa indignazione a comando della destra, una campagna decisa altrove che sa tanto di atteggiamento tartufesco, ipocrita e perbenista. La destra, invece, abbia il coraggio di difendere pubblicamente il programma 2019 che invocava la sanità privata. Abbia il coraggio di farlo di fronte agli umbri e alle umbre che rinunciano a curarsi perché impoveriti o perché costretti a viaggi della speranza. Noi diciamo no a tutto questo – conclude la nota – , mentre diciamo sì ad un’Umbria più giusta ed equa, dove le umbre e gli umbri tornino finalmente ad essere protagonisti".