REDAZIONE UMBRIA

Proietti: "Io come il Gladiatore". La neo-presidente dell’Umbria: "Vittoria di unità e coraggio"

Il giorno dopo della governatrice: "Non pensavamo di ottenere un successo così ampio. Ora dobbiamo ricucire il territorio. Un mese per l’insediamento. Tesei? Non mi ha chiamato" .

Proietti: "Io come il Gladiatore". La neo-presidente dell’Umbria: "Vittoria di unità e coraggio"

Il giorno dopo della governatrice: "Non pensavamo di ottenere un successo così ampio. Ora dobbiamo ricucire il territorio. Un mese per l’insediamento. Tesei? Non mi ha chiamato" .

di Roberto Borgioni

Si presenta da sola sul ring, ma del resto l’avversaria era già finita ko il giorno prima. Stefania Proietti ha il volto tanto stanco quanto felice, un tailleur verde con t-shirt bianca e molte cose da dire. A meno di 24 ore dal trionfo che l’ha fatta diventare presidente della Regione, ribaltando i pronostici e la rivale Donatella Tesei, l’ormai ex sindaca di Assisi torna dove lunedì sera ha celebrato la vittoria. Ovvero nella sede del suo comitato elettorale, in via Mario Angeloni, a duecento metri dalla stazione di Perugia. Lì, dietro un banco che somiglia a una cattedra da scuole medie, Proietti prende di nuovo il microfono in mano e racconta ai media la sua avventura che l’ha portata a Palazzo Donini. Una storia "talmente intensa, vissuta e veloce", dice "che fatico ancora a rendermene conto".

Non c’è la ressa di lunedì sera, quando i dati del voto l’hanno eletta presidente dell’Umbria, però un timido applauso parte lo stesso. Proietti parla del suo programma: sanità, infrastrutture, lavoro, giovani. Dice che in Umbria "non sarà costruito un inceneritore, perché non serve". E quasi si commuove quando ripensa a dove tutto cominciò. Era il 18 agosto, 40 gradi, Sala della Vaccara di Palazzo dei Priori: lì l’allora sindaca di Assisi accettò la proposta del Campo largo e disse sì alla proposta unitaria per la candidatura a presidente della Regione, lasciando la sua amata città. Cosa ricorda di quel giorno? "Mi sono sentita come il Gladiatore. Ho detto: se saremo uniti vinceremo. Oggi posso dire che ho fatto bene a dire quel sì, ho avuto coraggio e sono orgogliosa e felice del risultato. Io non mi sarei proposta, però adesso aggiungiamo un punto al programma, che è quello della partecipazione dei cittadini. Vogliamo rimettere l’Umbria in mano agli umbri".

La neo presidente diventa però se non gelida almeno tiepida quando si parla del rapporto con la sua rivale Donatella Tesei, governatrice uscente e sconfitta: "Ho ricevuto tante telefonate lunedì, sono stata sveglia sino alle 3 e 40 di notte e ringrazio la premier Meloni per i complimenti. Però no, Tesei non l’ho sentita. Mi ha mandato un messaggio su Whatsapp, ci vedremo per il passaggio di consegne".

La domanda inevitabile: quando varerà la nuova Giunta, cioè quando l’Umbria avrà un Governo? "Ci sono tempi tecnici da rispettare. Ci sono dieci giorni per la proclamazione. C`è poi la decadenza dalle mie cariche attuali. Si presume che tra un mese dovremmo essere insediati. Non significa che per un mese staremo senza lavorare".

Il pensiero finale è la vittoria travolgente, con quel distacco di cinque punti tra lei e Tesei. "Nessuno li aveva previsti – spiega Proietti, non nascondendo l’emozione – Pensavamo di giocarcela su qualche centinaio di voti, se non su poche decine. Pensavamo ai piccoli comuni, alle categorie. Invece abbiamo ottenuto una vittoria netta in tutta la regione, con un’impressionante uniformità nel risultato. Ora spetta a noi ricucire l’Umbria".