L’associazione Prometeo scrive alla presidente della Regione Proietti sollecitandone un’attenzione particolare per i temi della sanità locale. Si tratta soprattutto di una richiesta di attenzione che si focalizza sul Distretto sanitario, i suoi punti deboli e le possibili proposte per il rilancio dei servizi che ad esso fanno riferimento.
"Orvieto ha sinora interpretato in modo abbastanza “strano“ il proprio modello sanitario – dice il presidente di Prometeo, Dino Fratini – inizialmente, è stata proposta una bizzarra ipotesi di accorpamento di ospedale e distretto, una sparata pre-elettorale subito accantonata; in secondo luogo, si è deciso da tempo di realizzare la casa di comunità in Piazza Duomo, lasciando però qualche pezzo in via Postierla ed al Borgo. È evidente come questa divisione sia dannosa: le risorse umane ed economiche per mandare avanti questi tre siti sono sempre le stesse, anzi sono inferiori, visto che bisogna sostenere le spese aggiuntive di ciascuna sede, che non sono pochi soldi. Se si continua su questa linea, finirà che di tre posti non ne funzionerà neanche uno correttamente, con tanti saluti ai soldi spesi per rimettere a posto l’ex ospedale".
Prometo ricorda a Proietti che quello di Orvieto è il Distretto con il maggior numero di prestazioni arretrate e con il maggior ricorso alle prestazioni private. "Non abbiamo però ripreso il tema dei tempi delle prestazioni erogate: avremmo voluto aggiornare queste analisi, per renderci conto se la situazione fosse cambiata o meno, ma purtroppo non possiamo farlo– aggiunge Fratini – infatti, la Regione ha cambiato dal 2023 il sistema di fruizione di questi dati, rendendo possibile selezionare solo la Asl di riferimento, ma non il distretto. Così facendo, ovviamente, i dati dei distretti più periferici perdono visibilità, e vengono "diluiti" con quelli più grandi" conlcude il presidente.