Terni, 27 gennaio 2025 – Crescono i casi d’intossicazione e avvelenamento (dovuti all’assunzione di alcol, droghe e psicofarmaci) gestiti dai pronto soccorso degli ospedali di Terni e Perugia.
È quanto emerso dal convegno “La gestione delle intossicazioni in pronto soccorso“ che si è svolto all’Hotel Garden. Con un record di 55mila accessi gestiti nel 2024 (rispetto ai 48.800 del 2023), l’ospedale Santa Maria di Terni ha curato 144 pazienti per avvelenamenti e intossicazioni acute.
Durante il convegno, promosso dai direttori dei pronto soccorso di Terni e Perugia, Giorgio Parisi e Paolo Groff, è stato sottolineato come le principali cause di intossicazione siano alcol, psicofarmaci (spesso in casi di tentato suicidio) e droghe come cannabis, cocaina ed eroina. Il pronto soccorso di Perugia ha registrato 152 ingressi per intossicazioni acute, confermando un trend preoccupante legato all’uso di sostanze stupefacenti e altre sostanze tossiche.
“Siamo convinti che il confronto tra esperti e la condivisione di esperienze rappresentino il miglior modo per sviluppare continuamente la nostra preparazione – dichiara il dottor Parisi –. Le intossicazioni rappresentano un’emergenza medica che ogni giorno mette alla prova la preparazione e la capacità di reazione degli operatori sanitari e per questo motivo è fondamentale che medici, infermieri e tecnici di laboratorio siano pronti ad affrontare queste situazioni con le migliori competenze”.
Paolo Groff ha invece sottolineato le prime azioni da intraprendere in caso di intossicazione: “Prima di tutto bisogna capire se il paziente è intossicato e quale sostanza può essere in causa. Successivamente, è essenziale sostenere le funzioni vitali, decidere se il paziente debba essere decontaminato e, se necessario, procedere”.
“È altrettanto importante - continua il direttore del pronto soccorso del Santa Maria della Misericordia di Perugia – capire se vi sia un antidoto disponibile e somministrarlo. La terapia di supporto e il contatto con i centri antiveleni sono fondamentali in situazioni del genere, insieme alla decisione sulla destinazione del ricovero più idoneo per il paziente”.