TERNI La segreteria regionale di Unarma, associazione sindacale dei carabinieri, "intende esprimere la massima solidarietà ai colleghi dell’Arma ternana intervenuti per l’ennesima lite in famiglia". Il fatto è dell’ 8 dicembre scorso e in quell’occasione un militare venne ferito con un pugno al volto. "Una serie di circostanze, non ultima la ormai grave e protratta carenza di personale che coinvolge in particolare le stazioni carabinieri del territorio – così Unarma – ha causato l’ennesima aggressione. L’aggressore è stato immobilizzato solo dopo l’intervento di altre pattuglie, a seguito di momenti di forte agitazione, durante i quali poteva avvenire l’irreparabile. I reparti dell’Arma sono ormai ridotti all’osso e con equipaggiamenti non più idonei a fronteggiare eventi del genere. Fa specie che il capo pattuglia, malgrado sia istruttore all’utilizzo del Taser, non ne fosse dotato durante il servizio in quanto non ne è prevista l’assegnazione ai reparti minori, quali le stazioni carabinieri. È assurdo che i militari che svolgono quotidiano servizio sulla strada e che sempre più spesso si trovano in condizioni operative per le quali sarebbe necessario l’utilizzo del Taser, ne siano sprovvisti solo perché l’amministrazione ha reputato che ne debbano essere dotati “solo” alcuni reparti".
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