GUBBIO - Ancora proteste sui giardini grandi di piazza 40 Martiri. Sono infatti apparsi dei cartelli con pesanti accuse nei confronti di chi ha voluto la riqualificazione: "Avete svenduto la nostra storia", "Ci tagliate i piedi con queste gabbie metalliche", "Siete tutti uguali, per questo la gente non va a votare" e anche "Gubbio meno la si tocca e meglio è". Rabbia che trova continuità in una nota diffusa dalla sezione eugubina di Salviamo il Paesaggio: "Questa fine d’anno ha decretato in un colpo solo la distruzione dei giardini storici ottocenteschi di Gubbio e la chiusura dell’ultimo banco di frutta e verdura sotto le Logge, dopo secoli di esistenza. Le amministrazioni eugubine hanno preferito premiare la grossa distribuzione, i centri commerciali e le ditte fuori città. Sarebbe bastato poco, incrementare e favorire per esempio i piccoli produttori locali di verdure biologiche, permettendo loro di avere stabile commercio sotto le Logge dei Tiratori, il sostenere con iniziative di vario tipo il piccolo commercio locale, oggi massacrato dai supermercati". E prosegue: "Un intervento, quello di piazza Quaranta Martiri, che è (…) un altro passo verso l’immiserimento del centro storico, e verso la cacciata definitiva e forzata degli abitanti".
CronacaProteste sui giardini grandi. Appaiono anche i cartelloni