Quando il figlio non segue il padre

Il sistema "geo-analyticsm" del Centro studi Tagliacarne rivela che solo un terzo degli abitanti di Perugia può raggiungere un negozio alimentare in 15 minuti a piedi. La provincia è tra le peggiori del Centro Italia per accessibilità, con possibili cause legate alla desertificazione commerciale e ai problemi di passaggio generazionale nelle imprese familiari.

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PERUGIA - Si scrive “geo-analyticsm“: è il sistema messo a punto dal Centro studi Tagliacarne

nell’ambito del progetto Urban Pulse 15, per calcolare la quota di popolazione in grado di raggiungere in 15 minuti a piedi almeno un negozio della grande distribuzione organizzata (iper e supermercati, discount e minimarket) o del piccolo commercio al dettaglio. La provincia di Perugia è quart’ultima tra tutte

quelle del Centro Italia per accessibilità di un negozio di generi alimentari a piedi entro quindici minuti dalla propria abitazione. Peggio fanno solo Frosinone, Siena e Rieti. Perugia si posiziona al numero 98 su 108 province.

In pratica, solo un umbro su tre (soprattutto in provincia di Perugia) può fare spesa raggiungendo a piedi in un quarto d’ora un esercizio nella grande distribuzione mentre, per quanto riguarda i negozi di prossimità, vi si può recare nello stesso tempo solo uno su quattro. Ma come mai questa desertificazione ? Si pensa anche a problemi di passaggio generazionale. Ad esempio, il fatto che, nel decennio, il numero delle imprese in cui lavora il solo titolare tiene bene (passano da 1.405 a 1.474), contrariamente a quanto avviene per le altri classi dimensionali delle piccole e micro imprese, significa che il titolare che aveva prima in bottega uno o due familiari è rimasto da solo a continuare l’attività perché magari i figli hanno preso altre strade e non si profila alcuna nuova sostituzione.