REDAZIONE UMBRIA

Quasi cento contagi in due giorni Ma nessuno è finito in ospedale

I positivi tornano ai livelli di marzo, però i ricoveri sono solo 41 rispetto aglo oltre duecento di sei mesi fa

Il numero dei positivi al Covid registrati in Umbria nelle ultime 48 ore è tornato ai livelli marzo. Sono infatti quasi cento (96) i contagi registrati dal Servizio salute regionale in due giorni, valori simili alla prima quindicina di marzo, quando la parabola era in forte ascesa. Gli esperti però ripetono che ci sono due sostanziali differenze rispetto ai sei mesi fa: la prima è che si fanno il doppio dei tamponi (circa mille al giorno a marzo, 2mil attualmente), la seconda è che il numero delle persone ricoverate è molto più basso: in qui giorni si viaggava a una media di venti ricoveri al giorno, con più di 40 persone in terapia intensiva. Ad oggi invece in Rianimazione ci sono soltanto tre persone mentre quelli che si trovano negli ospedali sono 41 (l’altro ieri erano 42), mentre a marzo erano circa duecento. Differenze significative che dovrebbero spingerci a evitare isterie e a rispettare però le regole su mascherine, distanzimento e igienizzazione.

Il bilancio delle ultime 24 ore dunque parla di altri 46 nuovi casi di coronavirus sono stati accertati, con i totali che salgono a 2.500. Ciò è frutto dell’analisi di 1.931 tamponi, 207.255 complessivi. Accertati anche 21 guariti, ora 1.848, con gli attualmente positivi passati da 542 a 567. Tra i vari casi positivi anche l’autista di un autobus alla periferia di Perugia, un allenatore di calcio di una squadra di calcio femminile.

Continuano – anche se per fortuna col contagocce – i contagi nelle scuole. Stavolta tocca a una studentessa di diciotto anni risulta positiva al Covid al liceo classico Gualterio di Orvieto. Il tampone alla ragazza è stato effettuato tramite il tracciamento dei contatti della Asl su segnalazione dell’azienda sanitaria di un’altra regione perchè la studentessa era entrata in contatto con persone a rischio nel corso di un cerimonia. Alcuni partecipanti alla cerimonia erano risultati positivi ed erano così scattati i controlli rivolti a tutti i partecipanti. Oltre alla studentessa orvietana, è risultato positivo anche il padre di 51 anni; entrambi sono asintomatici e sono in quarantena. Il dipartimento di prevenzione della Asl diretto da Marco Mattorre sta monitorando la situazione e sono già stati individuati i contatti stretti.

E intanto si è sottoposto alla vaccinazione anti influenzale in Inghilterra e sta "bene" Antonio Metastasio, psichiatra di erni che vive e lavora a Cambridge, dove si sta sottoponendo come volontario alla sperimentazione per quello contro il Covid che AstraZeneca sta sviluppando con l’Università di Oxford. Lo ha appreso l’Ansa dal medico umbro. "Ho fatto il vaccino per prevenire l’influenza qualche giorno fa e non sto riscontrando alcun problema".

Claudio Lattanzi

Michele Nucci