
Il consiglio comunale di Città di Castello alle prese con il caso degli asili nido
Dopo quasi 4 anni di cantiere l’asilo nido Coccinella di San Pio non è ancora pronto e i lavori sono fermi. Un caso che è finito di nuovo al centro del consiglio comunale di Città di Castello (come era già accaduto nel settembre scorso) con l’assessore ai lavori pubblici Riccardo Carletti che è stato costretto a rifare il punto della situazione per un’opera quasi finita, ma rimasta appesa a un filo legato alla ditta appaltatrice. Eppure la struttura che ospita i bambini del nido (per i quali il Comune sta pagando soluzioni alternative) è richiesta dalle famiglie e offre un servizio importante per il popoloso quartiere di San Pio.
A chiedere conto dello stato dei lavori è stato nel consiglio comunale del 6 marzo l’esponente di Forza Italia Tommaso Campagni e lo ha fatto anche a fronte delle rassicurazioni che aveva fornito l’assessore nei mesi scorsi quando, sempre durante la massima assise cittadina, aveva annunciato la ripartenza dei lavori a metà di ottobre 2024 e la chiusura del cantiere tra febbraio e marzo 2025. Ma nulla di ciò è accaduto.
L’assessore Carletti ha ammesso che "il cantiere del nido Coccinella, tra i più piccoli aperti in città, è anche quello rimasto maggiormente indietro. Una situazione che pesa molto al Comune perché in realtà oltre il 90% dei lavori è stato fatto e non riusciamo ancora a tagliare il traguardo e a far rientrare i bambini in questo plesso", ha detto l’amministratore. Dietro questo annoso ritardo c’è un contenzioso con la ditta vincitrice dell’appalto che, "anche volendo, non può essere bypassata dal Comune per finire le opere perché questa scelta potrebbe far perdere le economie di gara".
Sul cantiere in questione sono stati spesi circa 1 milione di euro. Carletti ha aggiunto che sui lavori a La Coccinella "come in altri, hanno pesato le conseguenze legate alle difficili congiunture… Poi nel corso dei lavori sono emersi anche imprevisti che hanno richiesto la rimodulazione nell’esecuzione delle opere e il reperimento di ulteriori stanziamenti, ai quali l’amministrazione comunale ha provveduto prioritariamente e in conseguenza dei quali è stato necessariamente assestato il quadro economico".
Il consigliere di Forza Italia Campagni ha replicato: "Dopo quattro anni dalla partenza dei lavori speriamo che la situazione si risolva…". La vicenda era finita in consiglio comunale anche in autunno su sollecitazione della consigliera Emanuela Arcaleni di Castello Cambia.