Quintana, ultimo atto. Oggi pomeriggio scenderanno in campo i binomi e sfideranno il Dio Marte in un Campo de li giochi come sempre tirato a lucido, con la pista perfetta, sorvegliata a vista e monitorata dalla sapienza del magistrato Lucio Cacace. Ieri intanto città presa d’assalto per assistere al Corteo storico. Confermate le previsioni che si aspettavano in città 80mila persone per assistere alla spettacolarità del Corteo barocco. Un evento che, come sempre, ha confermato la grande sapienza e il know how delle sartorie storiche che da anni seguono la Quintana. Diverse le novità e i punti di forza. Su tutti spicca il nuovo abito della madrina della Quintana, Federica Moro. Una vera opera d’arte realizzata dalla storica Sartoria Menghini, presentata alla vigilia del Corteo e che ha debuttato ieri di fronte agli occhi dei folignati e delle migliaia di visitatori accorsi. Si tratta di un abito realizzato seguendo i canoni della Moda italiana della fine del XVI secolo. Il tessuto utilizzato riproduce il classico motivo del cardo fiorito su base scura, intrecciato con i fili dorati a formare un colore bronzeo. Il corpetto ha un tableau centrale ricamato a mano, come anche il centrale della gonna. I ricami sono realizzati in jais, perle e pietre dure. Le contromaniche con forma "a banana", foderate in seta, sono impreziosite da decorazioni in pietre dure e perle. Amplia gorgiera aperta in pizzo oro a reticello, e con lo stesso pizzo sono realizzati i polsi e il fazzoletto. I gioielli che completano l’abito sono un alto diadema ricamato a mano, una collana di perle con gioiello centrale, orecchini ad anello con cameo e un ricco cintiglio in perle e pietre del sole ad ormare la linea del corpetto. Quello della Moro non è stato il solo abito nuovo del Corteo della Rivincita di settembre. Novità infatti anche al Rione Giotti, che ha sfilato con un’altra creazione della Sartoria Menghini e con i gioielli di Cristiana Mariani. L’abito del Giotti riprende le caratteristiche degli abiti femminili di fine ‘500. La magia dei figuranti è stata aperta dall’allegoria della Fortuna, interamente realizzata dalla Commissione artistica dell’Ente Giostra e interpretata da Rachele Franquillo. Tra le altre allegorie presentate anche quella della Vittoria, rappresentata dal Rione Giotti e di Atena, le sue virtù e le fasi lunari, dello Spada e della Perseveranza, pazienza e prosperità del Contrastanga.
CronacaQuintana, il fascino della Rivincita. Città presa d’assalto per il Corteo. Nuovo abito per la madrina Moro