Raccordo ’pericoloso’: "Controlli e segnaletica per ridurre gli incidenti"

I comitati di Collestrada chiedono provvedimenti urgenti sul tratto urbano "Altro che Nodino, basterebbe disincentivare la velocità con presìdi fissi".

Raccordo ’pericoloso’: "Controlli e segnaletica per ridurre gli incidenti"

Raccordo ’pericoloso’: "Controlli e segnaletica per ridurre gli incidenti"

C’è qualcosa che si potrebbe fare subito per contenere gli incidenti sul tratto urbano del raccordo Perugia-Bettolle, come quello di contenere la velocità. E a ricordarlo una volta di più è il coordinamento dei comitati "Sciogliamo il Nodo di Perugia" contrari al Nodino che ribadiscono le operazioni da mettere in campo in maniera rapida ed efficace. Quali? Eccole. "Accelerare al massimo la realizzazione del raddoppio delle rampe di accesso al raccordo Perugia-Bettolle, dove si verificano i principali rallentamenti a causa dell’effetto imbuto. Predisporre immediatamente controlli e dissuasori di velocità anche video, per il rispetto delle regole (come quella del cambio corsia all’ultimo, in direzione Perugia - Firenze all’altezza di Ponte San

Giovanni, principale e ricorrente violazione)".

Il coordinamento chiede inoltre di "installare subito una segnaletica alta luminosa e rafforzando quella laterale ora carente, insieme al potenziamento dei guardrail e dei pannelli fonoassorbenti. Attivazione di presidi fissi di controllo e soccorso stradale nella tratta come avviene nei principali snodi del paese". Bisogna inoltre smetterla di strumentalizzare gli incidenti e creare allarmismo tra la popolazione – aggiunge il coordinamento dei comitati –, tutto per gridareal “Nodino” e coprire la mancanza di azione e capacità da parte dell’assessorato regionale alle infrastrutture, che ha la delega alla sicurezza stradale. Come abbiamo già spiegato, è necessario intervenire immediatamente per rendere sicura e potenziare la strada dove si verificano questi incidenti. Il recente incidente e il conseguente e grave rallentamento di un’ambulanza che è avvenuto nei giorni scorsi all’altezza della galleria di Piscille – continua ’Sciogliamo il Nodo’ –, evidenzia la totale incapacità da parte delle istituzioni e società competenti di affrontare seriamente e fattivamente il problema. Invece di insistere sul progetto di nuova tratta super-stradale del cosiddetto Nodino che collegherebbe Collestrada a Madonna del Piano (con unica direzione verso Roma, un costo di almeno 485 milioni, un tempo di realizzazione di almeno 10 anni e un oggettivo e gravissimo impatto a livello territoriale e ambientale) è necessario mettere immediatamente in sicurezza la tratta in cui si verificano gli incidenti.