
Le due vittime e un carabiniere nella casa di uno dei due ragazzi
Terni, 9 luglio 2020 - Quindi euro per una boccetta di metadone. Conferma la sua versione davanti al gip il 41enne arrestato nell'ambito delle indagini per la morte di Gianluca Alonzi e Flavio Presuttari, 15 e 16 anni, i due ragazzi morti a Terni nel sonno nelle rispettive case nella notte tra lunedì e martedì. Si chiama Aldo Maria Romboli, è un tossicodipendente di Terni ed è stato lui a vendere la sostanza ai ragazzi. Romboli ha parlato nell'interrogatorio di garanzia davanti al gip dopo l'arresto: "Ho venduto io il metadone, era una boccetta". "E' disperato, fortemente provato", dice l'avvocato di Romboli, Massimo Carignani. Le accuse sono quelle di spaccio aggravato di sostanze stupefacenti e morte come conseguenza di un altro delitto.
Le autopsie
La autopsie sui corpi dei due ragazzini saranno eseguite sabato all'ospedale di Perugia. L'incarico formale e' stato conferito dalla procura di Terni. A occuparsi dell'esame autoptico sulle salme di Gianluca e Flavio, 15 e 16 anni, saranno i medici legali Massimo Lancia e Paola Melai, del laboratorio di tossicologia forense dell'istituto di medicina legale di Perugia. Si attendono in particolare i risultati delle analisi tossicologiche, che indivirdueranno l'eventuale presenza e distribuzione di sostanze tossiche nei corpi dei due ragazzi. Al ternine dell'autopsia i corpi dei due adolescenti saranno restituiti alle famiglie per i funerali.
"Gli ho dato la boccetta"
Il 41enne ha parlato di quel lunedì sera. Si è incontrato con i due ragazzi. Ha venduto loro la boccetta: conteneva metadone diluito con acqua. I due ragazzi hanno pagato per quella boccetta quindici euro in tutto. L'hanno bevuta, quindi l'uomo gli ha lasciato la boccetta stessa. Da capire se i due ragazzi e l'uomo si fossero incontrati altre volte per cessione di sostanze. "Nell'udienza di convalida del fermo ha confermato quello aveva già detto ai carabinieri. Non ha cambiato versione", ha sottolineato l' avvocato Massimo Carignani.
Il malore al campetto
Romboli e i due ragazzi, dopo la cessione della sostanza, si sono separati. I due adolescenti sono andati al campetto di calcio, non hanno giocato, non stavano bene, uno di loro ha anche vomitato. Poi sono tornati nelle loro case. I genitori li hanno trovati senza vita la mattina dopo.
Chi è l'arrestato
Il 41enne, già in cura ai Servizi per le tossicodipendenze, è in carcere con l'accusa di spaccio aggravato di sostanze stupefacenti e morte come conseguenza di un altro delitto. "E' una persona distrutta, stiamo parlando di una persona di cui è nota la tossicodipendenza", ha aggiunto l' avvocato, che al momento non ha fatto richiesta di misure alternative al carcere, concludendo: "Stiamo aspettando gli esiti degli esami tossicologici".