LUCA FIORUCCI
Cronaca

Rapinata e molestata, terrore per la commessa di una pasticceria

Perugia, un uomo entra fingendosi cliente, estrae un coltello e glielo punta alla gola. La palpeggia e tenta di baciarla. Le indagini dei carabinieri

Intervenuti i carabinieri

Intervenuti i carabinieri

Perugia, 20 gennaio 2025 – Rapinata e abusata. Un coltello alla gola per minacciarla e costringerla a consegnare tutto il denaro in cassa, le mani che si allungavano, mentre il malvivente cercava di baciarla. Sono gli attimi di terrore vissuti da una commesa di una pasticceria in zona Cortonese, vittima, sabato pomeriggio, di una rapina che ha rischiato di degenerare se non fosse che la ragazza, resistendo, ha fatto desistere il rapinatore.

Secondo quanto ricostruito con i carabinieri, intorno alle 16 la dipendente si trovava da sola all’interno del negozio. Un uomo è entrato, fingendosi un cliente. Ben presto si è avvicinato al bancone, andando dalla parte della commessa. Che, in un secondo, se lo è ritrovato a fianco. L’uomo, a quel punto, ha tirato fuori un coltello con il quale l’ha minacciata e, allo stesso tempo, le si è messo alle spalle, bloccandola. Con la lama alla gola, ha costretto la ragazza a consegnargli il denaro (duemila euro, stando ai primi accertamenti), non fermandosi, come raccontato dalla vittima, solo a questa richiesta, ma palpeggiandola ripetutamente mentre tentava di baciarla. Pochi attimi, poi il rapinatore si è dileguato. Immediatamente è scattato l’allarme e alla pasticceria sono arrivati i carabinieri oltre ai titolari dell’attività, aperta in via Briganti da 15 anni. La ragazza ha ripetuto il racconto di quanto avvenuto ai militari che hanno avviato le indagini, partendo dalle descrizioni fornite dalla vittima sull’abbigliamento e sulla probabile provenienza del presunto autore della rapina.

Un uomo che avrebbe agito in solitaria, presumibilmente italiano. Sulle cui tracce si sono messi i carabinieri, partendo dagli elementi raccolti dalle prime indagini e aggiungendo ulteriori elementi che potrebbero fornire le telecamere di sicurezza dell’attività commerciale dove, nell’arco di tutti questi anni di apertura, ricordano i titolari, si sono verificate un’altra rapina, in quel caso chi era entrato in azione impugnava una pistola, e numerose spaccate durante la notte, in una zona della città, commenta chi ci lavora, dove la situazione sicurezza è da tempo critica come, del resto, continua a esserlo quella del vicino quartiere di Fontivegge, dove si sta stringendo con operazioni ad alto impatto il cui, presumibilmente, potranno essere ampliato.