Perugia, 9 ottobre 2024 – Sono stati 87 i reati a danno di minori commessi in Umbria nel 2023, in calo del 5% rispetto all’anno precedente e nel 66% dei casi le vittime sono state di genere femminile. Inoltre il reato più diffuso è quello di maltrattamenti contro familiari o conviventi: 35 casi, ma in calo del 19% rispetto al 2022.
Sono questi gli ultimi dati, elaborati dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia, che sono stati resi noti dalla Fondazione Terre des Hommes (fondazione che tutela i minori) alla Camera dei Deputati in occasione della presentazione del Dossier indifesa “La condizione delle bambine e delle ragazze nel mondo” 2024 e in vista della Giornata internazionale delle bambine fissata per l’11 ottobre.
Dall’analisi emerge che se da un lato la delinquenza minorile è sostanzialmente stabile (la diminuzione è solo del 5%) risultano invece in crescita nella nostra regione i casi registrati dai reati di violazione degli obblighi di assistenza familiare (+75%, 7 casi), abuso dei mezzi di corruzione o di disciplina (+50%, 3 casi), sottrazione di persone incapaci (+75%, 7 casi), violenza sessuale (+56%, 14 casi), atti sessuali con minorenne (+40%, 7 casi).
Calano, oltre ai maltrattamenti contro familiari o conviventi, anche i reati di violenza sessuale aggravata (8 casi, -27%), di abbandono di persone minori o incapaci (-33%, 4 casi), pornografia minorile (da 4 casi nel 2022 a 2 l’anno scorso), prostituzione minorile (nessun caso nel 2023, 1 nel 2022), corruzione di minorenne (0 casi lo scorso anno, 1 nel 2022) e detenzione di materiale pornografico (nessun caso nel 2023, 2 l’anno prima).
A livello nazionale purtroppo si registrano dati diversi: sono stati infatti 6.952 i reati a danno di minori in Italia nel 2023, in media 19 al giorno, 95 in più rispetto al 2022. Aumentati del 35% in 10 anni e addirittura dell’89% dal 2006.
I reati più diffusi, che registrano anche l’incremento più alto, sono i maltrattamenti in famiglia: ben 2.843 casi, cresciuti del 6% dal 2022 e più che raddoppiati dal 2013. “I dati dimostrano un incremento delle denunce da parte delle vittime – ha detto ha dichiarato Eugenia Sepe, vice questore Polizia di Stato - Ciò significa che le azioni intraprese dalle Forze di polizia sul fronte delle campagne di informazione, tese a scardinare gli ostacoli di carattere socioculturale che hanno alimentato ed alimentano ancora le violenze e gli abusi sui minori, stanno producendo risultati che confermano il rapporto di fiducia instaurato con le vittime. Un risultato, tuttavia, che non distoglie il nostro sguardo dal “numero oscuro” di casi non denunciati e da tutti quei delitti che si consumano nel “mondo virtuale” dove i minori sono sempre più esposti ed indifesi.”.
“Due fattori, che devono farci riflettere, emergono dagli ultimi dati dei reati sui minori – ha aggiunto Paolo Ferrara, direttore generale di Terre des Hommes – In primo luogo l’immagine della famiglia come luogo sicuro e accogliente, mostra più di una crepa e chiama in causa tutti i nostri sforzi. In secondo luogo, la violenza, soprattutto quella fisica continua a consumarsi in maggioranza sul corpo delle bambine e delle ragazze e questo, non ci stancheremo mai di dirlo, costringe tutti noi a non mollare la presa su una battaglia culturale”.