Regionali, l’ora delle decisioni. Proietti scioglie la riserva. Caso-Toti, centrodestra agitato

La sindaca di Assisi vede i vertici del Campo largo: verso il sì alla candidatura. Le dimissioni del governatore della Liguria riaprono il confronto su Tesei.

Regionali, l’ora delle decisioni. Proietti scioglie la riserva. Caso-Toti, centrodestra agitato

Stefania Proietti, probabile candidata del centrosinistra, e Donatella Tesei

Il Campo larghissimo sta solo aspettando la risposta della sindaca di Assisi, la civica Stefania Proietti (ma il sì appare scontato): sarà lei – a meno di scossoni dell’ultimo minuto – la candidata a governatrice di centrosinistra, Cinquestelle e civici vari. Mentre il centrodestra vive ancora qualche incertezza sulla riconferma di Donatella Tesei: dipenderà da come a Roma i tre leader nazionali decideranno di spartirsi le candidature regionali, dato che le dimissioni di Giovanni Toti in Liguria potrebbero riaprire la questione.

Sono ore di riflessione dunque per Proietti: una decisione se accettare o meno non sarebbe stata presa ma nella coalizione sono praticamente certi del suo sì. Proietti, civica, incontrerà proprio oggi i rappresentanti delle forze politiche che la vogliono candidare. Si tratta di Pd, M5s, Sinistra e Verdi, i cattolici di Demos e formazioni civiche e Psi ma sono state avviate interlocuzioni anche con altre forze come Azione con l’obiettivo di allargare la coalizione. In pratica è la stessa compagine che ha recentemente sostenuto l’elezione a sindaca di Perugia, la civica Vittoria Ferdinandi.

Nei giorni scorsi anche Matteo Renzi ha detto di volersi unire al ‘gruppone’ e a Proietti sono arrivate le richieste pubbliche a candidarsi di molti sindaci umbri del centrosinistra e persino di Elly Schlein, Giuseppe Conte e Nicola Fratoianni.

E il candidato o la candidata di centrodestra? "Indipendentemente dal folclore che ci può essere intorno, la scelta è statutariamente in mano ai segretari nazionali", ha detto qualche giorno fa Fiammetta Modena, coordinatrice provinciale degli azzurri. Al momento tutte le strade portano alla riconferma della leghista Tesei, ma come accennato le dimissioni di Toti potrebbero riaprire la questione: il candidato più forte e probabile per la Liguria è adesso Edoardo Rixi, attuale viceministro leghista al Ministero delle Infrastrutture. Se davvero l’uomo scelto per Genova fosse lui – dato che Toti non è né meloniano e men che meno della Lega – Salvini incasserebbe la candidatura ligure, ma per farlo potrebbe eventualmente accettare di ‘cedere’ l’Umbria. A chi? A Forza Italia e nella fattispecie all’ex sindaco di Perugia Andrea Romizi. Ma qui siamo al momento nel campo dei ‘se’ e dei ‘ma…

M.N.