REDAZIONE UMBRIA

Regione, conto alla rovescia. Entro 48 ore la nuova Giunta. Ma Proietti non molla la sanità

Nuovo vertice tra presidente e coalizione per sciogliere il nodo delle deleghe agli assessori "Le nomine sono imminenti". Giovedì la prima riunione del consiglio a Palazzo Cesaroni .

Regione, conto alla rovescia. Entro 48 ore la nuova Giunta. Ma Proietti non molla la sanità

La presidente Stefania Proietti

L’unica cosa certa è che è scattato il conto alla rovescia. Di tempo non ce n’è più, perchè giovedì è convocato il primo consiglio regionale della nuova legislatura. E davanti al ’parlamento’ di Palazzo Cesaroni la presidente Stefania Proietti dovrà presentarsi con la squadra pronta. C’è da costruire la giunta che governerà l’Umbria nei prossimi cinque anni e bisogna farlo in fretta. Già quello di oggi potrebbe essere il giorno giusto per gli annunci, ma la tensioni non mancano. È stato infatti annullato il vertice della presidente con le forze politiche previsto per sabato, perchè fino a quel momento non ci sarebbero stati schemi condivisi con gli alleati per la giunta, a cominciare dalle deleghe. Ieri la presidente avrebbe di nuovo incontrato i vertici della coalizione nel consueto hotel di Assisi, dove tutto cominciò con la sua candidatura. E anche in questo caso la fumata, fino a tarda serata, è risultata grigia. Sulla sanità la presidente ha ribadito la scelta di tenersi la delega e altri dubbi sono legati alla questione dell’ambiente. Se Proietti non fa passi indietro, il punto di caduta potrebbe essere quello di concedere tre assessori al Pd, ma su questo gli altri alleati si mettono di traverso.

Un bel rebus, insomma. Con i tempi che stringono. Stefania Proietti ha fatto le sue proposte ai partiti sulla composizione della nuova Giunta e ne sta parlando con loro: è quanto trapela da fonti vicine alla governatrice. Impegnata anche ieri in iniziative istituzionali. Sulle deleghe si sarebbe alle "ultime limature, al massimo entro 48 ore verranno resi i noti gli assessori", dicono i più ottimisti. Di certo, la decisione di Proietti di tenersi la sanità sfilandola di fatto al segretario regionale del Pd Tommaso Bori ha scompaginato il mosaico. E ora non è facile ricomporlo.