"Con il provvedimento appena approvato dalla Regione per spostare risorse a sostegno delle imprese del turismo si inizia a tracciare la strada, ma adesso lo sguardo deve andare lontano È tempo di mettere le ali con progetti e contributi di idee che le imprese del comparto sono pronte a dare". Ad esserne convinti sono gli operatori del settore aderenti a Cna Turismo: imprese che vanno dalla ricettività alla ristorazione, dal trasporto persone alle agenzie di viaggio. "Con la fine di giugno si cominciano finalmente a registrare i primi timidi segnali di ripresa – riferisce Marina Gasparri, responsabile di Cna Turismo –. L’Umbria, caratterizzata da un turismo meno legato alla componente straniera e alla stagionalità, e grazie all’immagine di regione bella e sicura che abbiamo saputo costruire, potrebbe recuperare più rapidamente di altre il livello dei flussi pre-pandemia". Altrettanto preoccupante nel breve periodo la situazione per la ristorazione, in forte difficoltà per gli effetti del lockdown e per la riduzione dei coperti dovuta alle misure di sicurezza anti-contagio e al calo dei consumi locali.
"Ci aspettiamo – afferma Paolo Ercolani, ristoratore - che in questo anno terribile almeno si faccia qualcosa per mitigare la concorrenza sleale di sagre e feste paesane. E, magari, che questa sia l’occasione per una revisione complessiva di questi particolari eventi, in buona parte privi di legami reali con i prodotti regionali". "Positiva", infine per Gasparri, l’assegnazione di sette milioni e mezzo di euro in favore di misure che prevedono anche il fondo perduto. "Una boccata di ossigeno che speriamo possa arrivare a tutta la filiera turistica, compresi gli operatori dei bus turistici, ormai allo stremo".