STEFANO CINAGLIA
Cronaca

Resta grave il giovane operaio: "Quelle buche segnalate da tempo"

Voci dall’Acciaieria dopo il terribile infortunio sul lavoro. Provincia ternana tra le più a rischio d’Italia

L’incendio. di lunedì sera nel parco scorie di Ast

L’incendio. di lunedì sera nel parco scorie di Ast

"Quelle buche erano state segnalate da tempo. Non so se siano la causa dell’incidente, ma di certo erano già state segnalate e si sapeva che quel tratto era sconnesso". Una voce dall’Acciaieria. Restano gravi le condizioni dell’operaio 26enne ricoverato in Rianimazione al Sant’Eugenio di Roma per le terribili ustioni riportate lunedì sera nel parco scorie di Ast mentre effettuava, alla guida di uno speciale mezzo di trasporto, il trasferimentoi delle siviere. Tra le ipotesi dell’incidente, quella che una buca abbia provocato il sobbalzo del mezzo provocando la fuoriscita di acciaio fuso e il conseguente, drammatico incendio. L’area dell’incidente e il mezzo di soccorso restano sotto sequestro giudiziario, con inevitabili rallentamenti alla produzione. Se le casue del grave infortunio sono al vaglio della Procura, con forze dell’ordine, Asl e vigili del fuoco che ormai da due giorni passano al setaccio il luogo dell’incidente, le gravi condizioni del giovane lavoratore, dipendente di Tapojarvi, la società finlandese che gestisce il parco scorie dell’Acciaieria, ripropongono nella maniera più drammatica il tema della sicurezza sul lavoro.

"Non è un caso che Terni si collocchi al terzo posto per i “Casi di morte sul lavoro per provincia” in Italia. Desideriamo esprimere la nostra più sentita vicinanza e solidarietà incondizionata al giovane coinvolto e ai suoi familiari" Così il M5S Terni. "L’accaduto ci impone una profonda riflessione sulla tematica della sicurezza sul lavoro - continuano i pentastellati _. Siamo a conoscenza di molteplici denunce di criticità lavorative, avvenute tra il 2023 e il 2025, senza però ottenere la giusta attenzione, riscontrando evidenti criticità come è emerso in campo di sicurezza sul lavoro. Questo ci deve assolutamente far riflettere. A gennaio 2025 l’Osservatorio Sicurezza e Ambiente Vega Engineering ha aggiornato il quadro della sicurezza sul lavoro in Italia. L’indice di mortalità sul lavoro, calcolato come il numero di decessi ogni milione di lavoratori, ha evidenziato che sei regioni italiane sono classificate in zona rossa. Tra le regioni interessate, al terzo posto, c’è anche l’Umbria con una incidenza maggiore a +25% rispetto alla media nazionale".Lo stesso Osservatorio fornisce dati tutt’altro che rassicuranti sulla provincia ternana, che nel 2024 risulta addirittura terza in Italia (dopo le province di Potenza e Caltanissetta) per l’incidenza degli infortuni mortali sul lavoro, sette, in relazione al numero degli occupati, 88.349.

Ste.Cin.