La vita delle persone non autosufficienti, oltre ad essere complicata per ovvi motivi di salute, spesso diventa un percorso ad ostacoli anche a causa della risposta sanitaria non adeguata e delle complicanze burocratiche. Ma si apre uno spiraglio: ieri il distretto del Perugino della Usl Umbria 1 e i Comuni di Perugia, Corciano e Torgiano hanno siglato un protocollo per la realizzazione del percorso assistenziale integrato per la non autosufficienza triennio (2022/24 per il quale erano stati assegnati quasi 10 milioni di euro).
L’accordo di programma, illustrato alla presenza di Nicola Nardella, direttore generale Usl Umbria; Barbara Blasi, direttore Distretto del Perugino; Costanza Spera, assessore al welfare, e Roberta Migliarini, dirigente Comune di Perugia, "incide su interventi a carattere domiciliare, semiresidenziale, residenziale, su quelli volti a facilitare la vita indipendente delle persone non autosufficienti, così come l’accesso e la frequenza alle attività scolastiche formative e lavorative."
"L’ulteriore passo in avanti – fa notare Spera – consiste nel “mettere a sistema un percorso assistenziale integrato attraverso l’istituzione dei punti unici di accesso (Pua) volti a garantire pari opportunità di accesso alle informazioni e ai servizi sociali e socio-sanitari per i cittadini della Zona sociale. A tal proposito, a breve sarà inaugurato il Pua nella Casa di comunità di Ponte San Giovanni, dove già sono operative due assistenti sociali assunte dal Comune a tempo indeterminato.
E’ stato ricordato che nell’ambito della non autosufficienza proseguono le progettualità Home Care Premium (540 i progetti attivi nel 2024, mentre nell’anno in corso sono state attivate 94 nuove progettualità), contributi ai caregiver familiari (32 nel 2024), progetti di vita indipendente e quelli ai sensi della legge 112/2016 (“Dopo di Noi”). La Zona sociale 2 è stata inoltre ammessa a finanziamento per attuare un intervento per l’autonomia degli anziani non autosufficienti e la prevenzione della istituzionalizzazione, assicurando un contesto abitativo attrezzato insieme a un’assistenza integrata di tipo domiciliare (ammissibili 101 domande).
Silvia Angelici