REDAZIONE UMBRIA

Riapertura del Tribunale nel mistero: "Non esiste questa possibilità"

Umberto Garbini, presidente del Consiglio comunale, smentisce il sindaco Roberta Tardani

Riapertura del Tribunale nel mistero: "Non esiste questa possibilità"

Diventa una sorta di mistero il lavoro in atto per arrivare alla possibile riapertura del Tribunale di Orvieto, soppresso ormai oltre dieci anni fa dal Governo Monti nel contesto della famigerata “revisione della spesa“. Lo scorso giugno il sindaco Roberta Tardani aveva manifestato un certo ottimismo al termine di un convegno svoltosi a Roma alla presenza del sottosegretario della Giustizia, Andrea Delmastro, ma adesso a gelare gli animi sono arrivate le parole del presidente del Consiglio comunale, Umberto Garbini, secondo cui non esiste in realtà alcuna possibilità di riapertura.

Il sindaco aveva parlato di scenari incoraggianti. "Riteniamo che possa essere perseguibile l’intento della riapertura del Tribunale a Orvieto la cui chiusura non solo non ha portato benefici in termini di costi, visto che i presunti risparmi sono in realtà stati scaricati sui cittadini, ma ha avuto una ricaduta socio-economica negativa sulla città e in particolare sul centro storico. Come ha sottolineato lo stesso sottosegretario, un Tribunale che chiude indebolisce il tessuto economico cittadino. Riportare servizi significa invece contribuire a frenare lo spopolamento delle Aree interne" aveva detto Tardani.

Garbini invece smentisce questa possibilità:"Non esiste nessuna possibilità del genere. Orvieto non è inserita in nessuna lista di ipotetiche riapertura di Tribunali soppressi. Si sta lavorando a questa ipotesi, ma esclusivamente per quelle città del centro-sud in cui esiste un serio rischio di criminalità o in sedi di giustizia ingolfate". "Il sindaco di Orvieto non ha mai parlato con alcun esponente del Governo - aggiunge ancora Garbini – . Il caso di Orvieto non è mai stato preso in considerazione e non esiste purtroppo nessuna possibilità reale di arrivare a questo risultato".

Per sostenere la proposta della riapertura, gli avvocati orvietani avevano anche presentato al ministero una proposta che punta a creare quattro sedi giudiziarie in Umbria alleggerendo il carico su Perugia e distribuendolo più equamente su Terni, Spoleto e Orvieto per assicurare una giustizia di prossimità più rapida ed efficiente al servizio effettivo dei cittadini.

Cla.Lat.