REDAZIONE UMBRIA

Riapre il Ponte delle Torri "Percorribile da settembre dopo sette anni di stop"

Era il 26 agosto 2016 quando, in seguito alle violente scosse di terremoto che misero in ginocchio il centro Italia, l’allora sindaco Cardarelli decise di chiudere il camminatoio.

Riapre il Ponte delle Torri "Percorribile da settembre dopo sette anni di stop"

Dopo sette anni la città di Spoleto riavrà finalmente, a fine estate, il suo Ponte delle Torri (foto). Ad annunciare l’imminente termine dei lavori di messa in sicurezza dell’antico acquedotto romano è stato il sindaco Andrea Sisti durante la presentazione del nuovo direttore dei musei comunali Saverio Verini. Era il 26 agosto 2016 quando, in seguito a due violente scosse di terremoto, che misero in ginocchio tutto il centro Italia, l’allora sindaco Fabrizio Cardarelli, anche a titolo precauzionale, decise di chiudere il camminatoio ed impedire quindi il passaggio pedonale dei turisti. Turisti che già alla fine dell’estate potrebbero tornare a passeggiare su uno dei monumenti più suggestivi dell’Umbria e simbolo della città di Spoleto. Gli interventi di messa in sicurezza del ponte, secondo il sindaco, procedono in linea con il cronoprogramma che, a partire dall’estate del 2012, prevedeva ben 24 mesi per il termine dei lavori. Il restauro è stato finanziato dal Ministero della cultura per circa 1,6 milioni di euro ed è eseguito dal polo museale umbro che, attraverso Invitalia, ha affidato l’appalto dei lavori all’associazione temporanea di scopo composta dall’impresa spoletina Tecnireco di Sergio Fusetti e Paolo Virilli, dall’impresa edile Menichini e dalla Edilnoleggi Valente di Piacenza. L’intervento ha previsto il consolidamento della torre centrale lato Monteluco, della parete della canaletta e della medesima, il ripristino dell’arco di scarico che collega i due piloni centrali e inizialmente era in programma anche la messa in sicurezza del Fortilizio dei mulini. A provocare i principali danni all’antico acquedotto romano non sarebbero stati il terremoti del 2016-2017, ma le infiltrazioni d’acqua che nell’arco di 700 anni hanno spazzato via la calce che tiene insieme le pietre della muratura. Una lenta erosione che ha messo a rischio la tenuta strutturale dell’opera. L’intervento di messa in sicurezza infatti era già previsto prima del terremoto tant’è che gli attuali lavori sono finanziati con fondi ministeriali e non con risorse della ricostruzione post-sisma. Quello di messa in sicurezza è solo il primo intervento di restauro del ponte della Torri perché proprio sul fronte della ricostruzione post sisma il comune con la commissaria straordinaria Tizia Tombesi, già nel 2021, aveva richiesto all’ufficio straordinario un finanziamento di altri 7milioni di euro da destinare ad interventi di consolidamento.