REDAZIONE UMBRIA

"Ridateci almeno il corpo di Sonia"

L’appello di Anna Marra, sorella della studentessa scomparsa nel 2006. "Chi sa si faccia avanti, anche in forma anonima"

Un corpo per avere una tomba su cui piangere Sonia (nella foto). Almeno quello chiede Anna Marra, sorella della studentessa scomparsa da Perugia il 16 novembre 2006. Uccisa secondo la Procura della Repubblica di Perugia, che ha a lungo indagato su questa ipotesi, arrivando a un processo che ha portato all’assoluzione definitiva dell’imputato. Uccisa e fatta sparire, per opera di "una mente raffinata" sempre secondo la sorella, così raffinata da non lasciare tracce o da non lasciarne a sufficienza perché sul mistero si potesse far luce. "Il lunghissimo ed estenuante processo ci ha detto che Sonia è stata uccisa da una mente raffinata. Abbiamo ancora fiducia nella giustizia, si cerchi, dunque, questa mente raffinata, si illuminino gli aspetti oscuri indicati nelle sentenze, si ritrovi il corpo per avere almeno una tomba sulla quale piangere" dice ancora Anna Marra, in occasione della pubblicazione del libro “L’uomo Nero“ del giornalista Alvaro Fiorucci per la Morlacchi editore.

"C’è qualcuno delle istituzioni che lo sta facendo? Chi sente il bisogno di liberarsi la coscienza di un segreto inconfessabile si faccia avanti anche in forma anonima È il tremendo dolore che accompagna la nostra vita che, nonostante tutto, ci dà la forza di non rassegnarci all’assenza di verità" aggiunge la giovane. Il volume, che sarà presentato al pubblico il 13 maggio alle 17,30 nel foyer del Teatro Morlacchi, ricostruisce le indagini e processi che dopo quindici anni si sono conclusi con l’assoluzione definitiva dell’unico imputato. Imputato che ha sempre sostenuto e ribadito di essere innocente, completamente estraneo alla vicenda che lo ha travolto, “L’Uomo Nero - la scomparsa di Sonia Marra“, spiega l’autore, è "una rilettura dei fatti nei quali compaiono misteriose presenze mai identificate, terrificanti parole intercettate al telefono, tabulati scomparsi, un corollario di inquietanti coincidenze, i passaggi di mano da un magistrato inquirente all’altro, da un collegio giudicante all’altro, la singolare presenza di tre vescovi tra i testimoni". Sonia Marra studiava all’Università di Perugia, viveva a San Galigano, in un appartamento dal quale è misteriosamente scomparsa, lasciando un pentolino sul fuoco acceso.