È Liv Ferracchiati, autore, regista e performer umbro sempre più apprezzato sulle scene nazionali, a dare il via alla rassegna 2025 del Ridotto del Teatro Morlacchi che fino a maggio proporrà quattro spettacoli con un taglio decisamente particolare: grazie a un allestimento che accoglie gli spettatori direttamente sul palcoscenico, il Morlacchi ospita e condivide così alcune delle più significative creazioni artistiche che privilegiano un rapporto intimo e di prossimità con gli spettatori.
A dare il via alla Rassegna è dunque Liv Ferracchiati con il suo “La morte a Venezia. Libera interpretazione di un dialogo tra sguardi“ (nella foto), ispirato a ’La morte a Venezia’ di Thomas Mann, di cui cura drammaturgia e regia e dove è in scena con Alice Raffaelli. Lo spettacolo va in scena per tre serate, domani alle 19.30, venerdì alle 20.45 e sabato alle 18. Non si tratta di un adattamento teatrale dell’opera di Mann ma di un percorso scenico liberamente ispirato al romanzo che unisce tre diversi linguaggi, parola, danza e video per esplorare il rapporto tra bellezza e atto creativo. Distaccandosi dal tema dell’omoerotismo e della differenza d’età, resta l’incontro a Venezia tra Gustav Von Aschenbach e Tadzio, rimane la morte. "Il tentativo è di avvicinare questi due personaggi a noi e, allo stesso tempo, di raccontare la fatica di scrivere e di come questa fatica, alla fine, sia squarciata da momenti rari, bellissimi e terribili, fatti di incontri con altri esseri umani.
I prossimi spettacoli al Ridotto saranno “Una relazione per un’accademia“ di Kafka, che segna il debutto alla regia di Luca Marinelli (coproduzione Tsu), dal 7 al 9 febbraio; “Seconda classe“ di Controcanto Collettivo, un’indagine sul tema della ricchezza, del lusso e della sua esclusività (altra produzione Tsu dal 15 al 18 marzo e “Wonder woman“ diretto da Antonio Latella, in scena dall’8 al 10 aprile.