"Rifiuti, aumenti da contenere". Confcommercio lancia un appello

"Le nostre imprese sono in difficoltà tra mancata ripresa dei consumi e inflazione. La Taric? Un flop"

"Rifiuti, aumenti da contenere". Confcommercio lancia un appello

"Rifiuti, aumenti da contenere". Confcommercio lancia un appello

Confcommercio Terni lancia un apppello all’amministrazione comunale chiedendo che l’aumento della tariffa rifiuti sia contenuto al massimo, e “distrugge“ l’avvento della Taric, tariffa corrispettiva, che nulla ha portato in termini di risparmio ed efficienza. Lo fa in previsione del Consiglio comunale aperto di oggi sull’argomento. "In Umbria l’Auri ha riconosciuto un aumento che può oscillare tra il 5% ed il 9%,, lasciando libera ogni amministrazione di determinare l’incremento delle tariffe all’interno di tale range - afferma Confcommercio, presieduta da Stefano Lupi – . Preso atto delle criticità riscontrate quotidianamente dalle nostre imprese, a causa della spinta inflattiva e dalla mancata ripresa dei consumi, auspichiamo che il Comune di Terni possa agire per minimizzare la percentuale di aumento da applicare, destinando a tal fine almeno le risorse rivenienti dai recuperi degli insoluti della Tari degli anni passati e magari anche altre risorse, recuperabili attraverso una riduzione dei costi interni all’Ente, caricati sul Pef.

"In attesa di capire come e quando si attuerà il Piano dei rifiuti regionali, approvato a novembre 2023 – continua l’associazione – , riteniamo che i Comuni debbano comunque agire. Allo stato dei fatti, il passaggio alla “tariffa puntuale avente natura corrispettiva”, ovvero alla cosiddetta Taric, deliberato per il Comune di Terni dalla precedente amministrazione, ha prodotto risultati solo per il bilancio dell’Ente. Tale passaggio ha liberato le risorse, precedentemente vincolate per gli accantonamenti obbligatori a copertura degli insoluti, rendendole disponibili per altri capitoli di spesa corrente . Ma molte sono le criticità emerse riguardo l’applicazione della Taric, con la sola certezza che non sono stati ridotti i costi del servizio, non sono stati premiati gli utenti più virtuosi, né tantomeno si è avuta la spinta verso comportamenti più responsabili. E’ essenziale che la politica, a tutti i livelli, agisca in modo efficace, efficiente e tempestivo sulla gestione dei rifiuti". "Da un lato occorre trovare, da subito, un giusto equilibrio tra i “desiderata” dell’amministrazione e l’effettiva perseguibilità di tali obiettivi da parte dei gestori affidatari, affinché la struttura dei costi per l’erogazione del servizio non si scarichi solo sugli utenti finali attraverso costanti aumenti. Dall’altro – conclude Confcommercio – occorre agire sul piano culturalefacendo comprendere che rispetto e tutela dell’ambiente e attenzione alla diminuzione dei costi a carico degli utenti sono due facce di una stessa medaglia.