DANIELE MINNI
Cronaca

Rifornivano di droga mezza Umbria. In sette nella rete dei carabinieri

L’indagine scattata dopo la denuncia di una mamma. Quattro in carcere e tre ai “domiciliari“

"Aiutatemi, mio figlio fa uso di cocaina". È stato il disperato appello di una mamma di Spoleto a dare il via alla maxi operazione dei carabinieri di Spoleto, coordinati dal capitano Teresa Messore, e dei colleghi della Provincia di Perugia, guidati dal colonnello Sergio Molinari, che ha portato all’ordinanza dell’applicazione delle misure cautelari nei confronti di sette indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di detenzione ai fini di spaccio e spaccio di sostanze stupefacenti. Il blitz è avvenuto ieri mattina all’alba tra Foligno, Spoleto e Fermo e ha visto il supporto dell’elicottero, ma anche dell’unità cinofila di Pesaro. A finire nella casa di reclusione di Spoleto sono tre persone dimoranti a Foligno, mentre il quarto residente nelle Marche è stato arrestato a Valdichiana. Per altri due indagati, di cui un 25enne spoletino, sono scattati i domiciliari, domiciliari a cui era già sottoposto il settimo indagato. Tutti sono di origini albanesi, di età compresa tra i 19 ed 44 anni.

Il luogo dello spaccio e delle trattative era un bar di Foligno di proprietà degli indagati che fungeva da copertura. L’indagine, a cura della Procura di Spoleto, coordinata dal procuratore capo, Claudio Cicchella, è scattata nel marzo del 2023, quando in seguito alla segnalazione della mamma furono sequestrati i primi 50 grammi di cocaina. Successivamente è stato arrestato un pusher, sono stati sequestrati altri 100 grammi di cocaina e l’indagine si è allargata. Anche grazie all’utilizzo di video-trappole, ma anche al supporto delle perquisizioni e delle intercettazioni ambientali e telefoniche i carabinieri sono riusciti a sgominare un giro di cocaina di svariate migliaia di euro. La droga destinata al mercato della movida spoletina e folignate arrivava in Umbria dalle Marche e veniva sotterrata nella boscaglia, alla periferia di Foligno.

Prelevata di volta in volta, veniva trasferita in alcuni appartamenti, trasformati in veri e propri laboratori per il taglio ed il confezionamento delle dosi da vendere sul mercato attraverso vari pusher. Nel corso delle indagini i carabinieri hanno rinvenuto, occultato nel bosco, un involucro contenenti 450 grammi di cocaina e 500 grammi di marijuana, che venduti al dettaglio avrebbero fruttato circa 60mila euro. Durante le perquisizioni, avvenute ieri mattina, sono stati trovati e sequestrati 40mila euro in contanti, presumibilmente provento di spaccio. Nell’inchiesta potrebbero essere coinvolte anche altre persone.