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Piergiorgio Pizzo
Torna sulla scena politica orvietana il M5S dopo anni di assenza, trascorsi senza alcuna rappresentanza territoriale. Si è costituito il gruppo territoriale M5S Media Valle delle Tevere e Orvietano che nominerà i propri rappresentanti a breve. Ad Orvieto il Movimento ha un suo riferimento in Roberto Selvaggini che ha già intrapreso da mesi una sua iniziativa politica tramite i canali social, impostata inizialmente sulla denuncia dello stato di completo abbandono in cui versa da anni la chiesa di San Francesco, chiusa al pubblico e in condizioni fatiscenti. Una delle prime battaglie per le quali gli esponenti del Movimento hanno deciso di caratterizzarsi è quella legata ai rimborsi economici erogati dal Comune a favore degli assessori, in particolare di quello al bilancio Piergiorgio Pizzo. "E’ stata resa pubblica la determinazione riguardante i rimborsi comunali che potrebbero mettere in luce una gestione poco trasparente delle risorse pubbliche - sostiene il M5S – . Si tratta di un rimborso semestrale di 14.490,54 euro che il Comune di Orvieto paga alla Cassa di Risparmio, una somma che ha suscitato interrogativi sull’adeguatezza e la legittimità della procedura. La controversa situazione ha come protagonista l’assessore Pizzo, dipendente della Cassa di Risparmio. È importante chiarire che la legge prevede un rimborso che l’ente locale deve versare all’azienda che ha come dipendente un amministratore, il quale, per svolgere le sue funzioni in Comune, si sottrae dal proprio lavoro; in questo caso specifico, quello da dipendente della Cassa di Risparmio. Tuttavia, vista l’elevata entità, è lecito chiedersi: il rimborso è giustificato? E soprattutto, le procedure rispettano le normative vigenti?". I grillini spiegano che secondo quanto stabilito dalla legge, il Comune deve rimborsare all’azienda datrice di lavoro dell’assessore Pizzo il tempo impiegato per le riunioni di giunta e di consiglio, più altre 24 ore di permesso aggiuntivo. "La possibilità che il rimborso di circa 30mila euro anno vada solo a coprire le ore effettive di lavoro svolto in Comune dovrebbe essere giustificata con richieste di permesso inerenti alle attività ammesse dalla legge di riferimento, naturalmente per garantire la massima trasparenza, dato che stiamo parlando di soldi pubblici. Invitiamo l’amministrazione comunale a fornire spiegazioni chiare riguardo a questa situazione", così il M5S.