Rimossa la ’sede’ abusiva. Ma il Ruzzolone non molla

Associazione costretta a eseguire l’ordinanza di demolizione dell’immobile "Peccato perché rappresentava anche il punto di ritrovo di tanti anziani" .

Rimossa la ’sede’ abusiva. Ma il Ruzzolone non molla

Rimossa la ’sede’ abusiva. Ma il Ruzzolone non molla

Demolita la ’sede’ abusiva del complesso di Pontebari. Addio ruzzolone? Fortunatamente non è proprIo così perché l’associazione Lancio Ruzzolone Spoleto e la Figest (Federazione italiana giochi tradizionali) non gettano la spugna e nonostante le numerose difficoltà continuano ad organizzare eventi sportivi. L’ultimo è andato in scena domenica 2 giugno, in occasione della festa della Repubblica, e ai campi di Pontebari da tutto il centro Italia sono arrivati un centinaio di lanciatori per la gara ’Ruzzolone d’oro’. Spoleto vanta una lunga e prestigiosa storia nel mondo di questo affascinante sport tradizionale ed è a tutti gli effetti una delle capitali italiane della disciplina, avendo più volte organizzato proprio sulle pista di Pontebari anche i campionati nazionali. La sede dell’associazione, presieduta da Luca Balzana, era collocata all’interno di una casetta in legno che ospitava anche un centro sociale frequentato tutti i giorni da diversi anziani della zona. Non solo ruzzolone, ma anche carte e bocce, un punto di ritrovo importante che garantiva un servizio anche a tutte quelle persone che approfittano quotidianamente dei campi per andare a correre o a camminare. Ora però quella casetta non c’è più perché l’associazione, a maggio, ha eseguito quanto disposto nell’ordinanza di demolizione dell’immobile ritenuto abusivo. Insieme alla casetta sono stare rimosse anche tutte le altre pertinenze e anche il campo da bocce. All’associazione quindi rimangono solo le piste e un piccolo prefabbricato da utilizzare per le funzioni di segreteria in occasione delle gare. Eppure in quella stessa zona per anni è stata anche organizzata la festa dell’Unità, ma i margini del torrente sono troppo vicini e gli immobili dovevano essere demoliti.

"Peccato perché la pista di Spoleto, secondo i lanciatori modenesi, è una delle più belle d’Italia - afferma il vicepresidente dell’associazione Lancio del Ruzzolone, Claudio Vernaccia – andava valorizzata e invece ora non ci sono più servizi. Siamo costretti ogni volta ad affittare i bagni chimici e per organizzare le gare i costi lievitano. Inoltre non è da sottovalutare la funzione sociale del circolo, punto di riferimento per tanti anziani ’sfrattati’".