Perugia, 26 agosto 2022 - I rincari sconsiderati dei costi energetici mandano in tilt i bilanci delle famiglie e adesso anche i conti dei condomìni, alle prese con un crescendo di utenti inadempienti e dunque con buchi colossali nella voce delle entrate. Per far quadrare i conti gli amministratori sono costretti a tagliare le spese e così annunciano sigilli agli ascensori, tagli dei servizi, da quelli delle pulizie alla manutenzione del verde, chiusura dei contatori del gas. "Gli ipotizzati aumenti del 30- 40% dei preventivi di spesa non sono sufficienti a colmare le impennate dell’energia e del gas - avverte un amministratore - La situazione è drammatica ed espone l’azienda condominio al rischio “fallimento“ a causa delle morosità. I professionisti hanno le mani legate perché nemmeno si può sperare che il meccanismo solidaristico, per il quale c’è sempre qualcuno che può pagare per evitare il disservizio a tutti, possa reggere innanzi a tali costi".
A conferma di quanto la situazione stia precipitando anche in Umbria, riportiamo uno stralcio della comunicazione inviata dai caposcala agli abitanti di un palazzo del semicentro per portarli a conoscenza della disastrosa situazione economica in cui versano le casse condominiali. "In questo periodo - si legge nella lettera - si registra un’alta percentuale di inadempienze. Persone che addirittura non pagano la rata mensile da più di un anno. Come vogliamo provvedere? Se non riusciremo a ripianare il bilancio, saremo costretti a ridurre drasticamente le spese: dunque niente pulizie (ogni inquilino dovrà provvedere a pulire il proprio pianerottolo e la scala), niente manutenzioni più o meno importanti (gestione del verde, piccoli ritocchi di vernice alle ringhiere e alle parti in metallo della struttura),rinuncia delle infastrutture legate alla sicurezza del fabbricato (dunque non si provvederà all’installazione delle cancellate), interruzione della funzionalità degli ascensori e chiusura dei contatori del gas ai morosi". Il quadro è noto anche a Cristina Piastrelli, segretaria nazionale e provinciale del Sunia, il sindacato unitario che rappresenta gli inquilini e gli assegnatari.
"I dati resi noti dall’Osservatorio sulla povertà energetica istituito nel 2021 - osserva la sindacalista - dicono che le famiglie che un anno fa erano in una situazione di povertà energetica, oggi sono già raddoppiate tanto è vero che lo slogan varato dall’Osservatorio adesso è “poveri e al freddo”. A questa fotografia aggiungiamo il 5,4% di lavoratori in più a tempo determinato, un 35% in più di precari, l’ inflazione quintuplicata, gli stipendi rimasti al palo. E’ ovvio che la fascia delle famiglie che non riescono più a pagare il condominio si sia ampliata a dismisura. Succede così che l’anziana o il padre di famiglia messi in mora vengano a piangere ai nostri sportelli, chiedendo di interferire con l’amministratore. La speranza di riuscire a dilazionare i pagamenti però è sempre più fioca... ".