Riorganizzazione

La Giunta regionale approva una riorganizzazione della rete ospedaliera che prevede la clinica privata con stadio, un nuovo ospedale a Terni e uno a Narni-Amelia, suscitando polemiche tra le forze politiche. La Cgil accusa di depotenziare il sistema sanitario pubblico a favore del privato. Il Pd critica un provvedimento disorganico. La Lega sostiene un riequilibrio territoriale.

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TERNI Polemiche “incrociate“ sul riassetto sanitario varato dalla Regione. "La Giunta regionale continua a depotenziare il sistema sanitario pubblico a favore di quello privato", così la Cgil dopo la delibera sulla riorganizzazione della rete ospedaliera. Per il Forum sanità del Pd "ennesimo provvedimento di galleggiamento della Regione che emana misure disorganiche, utili ad alimentare i traballanti tavoli ministeriali e a compiacere i gruppi interessati a maggiori quote di privatizzazione". Per Alternativa Popolare "l’unico che ha il merito della fattibilità del progetto stadio-clinica è il sindaco Stefano Bandecchi che ha sempre creduto in questo iter amministrativo che costituisce un unicum in Italia". Ma per il M5S "sul tema stadio-clinica, il sindaco esulta senza aver compreso bene la situazione, o finge di non capire. La Regione mette nero su bianco lo smantellamento dell’ospedale di Terni con la soppressione di strutture complesse come Cardiochirurgia in favore di Perugia. Nessun vincolo sul progetto stadio-clinico, solo soldi ai privati". Per la Lega Terni, invece, "viene finalmente attuato quel riequilibrio territoriale sanitario per cui la Lega sta lavorando da tempo, con la previsione di 80 posti letto da destinare a strutture private accreditate e convenzionate". Quindi clinica privata (con stadio), nuovo ospedale di Terni e ospedale di Narni-Amelia, progetto ventennale. Il mondo dei sogni della politica nostrana.