"Riprendiamoci la Regione". Schlein spinge Proietti ’Noi uniti, forti e credibili’

La segretaria del Pd al Brecht di San Sisto: "Con Stefania voltiamo pagina". Oggi il nuovo presidio all’ospedale di Terni con tutto il centrosinistra. "La presidente Tesei parla di sanità, ma dove è stata in questi cinque anni?".

"Riprendiamoci la Regione". Schlein spinge Proietti ’Noi uniti, forti e credibili’

Elly Schlein con il segretario regionale del Pd, Tommaso Bori

La domanda che rimbalzava ieri nelle file del centrosinistra è se oggi i leader nazionali sarebbero riusciti a farsi vedere tutti insieme in Umbria per fare l’ultimo appello al voto per Stefania Proietti. E alla fine ce l’hanno fatta: ci sarà infatti tutto il cosiddetto "campo largo" a sostenere Proietti nell`ultimo giorno di campagna elettorale per le elezioni Regionali in Umbria. L`appuntamento è per le 10.30 a Terni con un presidio di fronte all`ospedale Santa Maria. Sono previsti la segretaria del Pd Elly Schlein, il leader M5s Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli di Alleanza Verdi Sinistra. Non un comizio insomma, ma un presidio sul quale Giorgia Meloni – dal palco dell’Auditorium di San Francesco – ha ironizzato e non poco. Intanto però ieri Elly Schlein, leader del Pd, è tornata a Perugia per dare man forte alla sindaca di Assisi e alla sua candidatura. I sondaggi a quanto pare non sono troppo favorevoli e la Schlein dunque continua in prima persona la battaglia. "Quella di Stefania Proietti è una candidatura credibile perché tutte le forze politiche sono andate a chiederle di candidarsi e questa cosa non mi è mai capitata": ha detto dunque ieri la segretaria nazionale del Partito democratico dal teatro Brecht di San Sisto. "Per convincere gli umbri a voltare pagina – ha poi affermato – lei è la persona migliore, che ha amministrato bene nelle sue esperienze. C’è poi un programma condiviso tra tutte le forze che si trasforma in cose concrete". "Non mi era mai capitato – ha aggiunto - da segretaria che in una Regione o in un Comune tutte le forze alternative alla destra andassero insieme da una persona e le dicessero: ‘Sei tu la persona adatta a guidarci in questo sforzo collettivo’. È successo qui, è successo per la qualità amministrativa che ha dimostrato Stefania Proietti, per le priorità che ha incarnato in quell’azione amministrativa, che sono le stesse che stiamo portando avanti in questa campagna per convincere gli umbri a voltare pagina insieme a noi".

Poi non sono mancate le frecciate agli avversati. "La presidente Tesei ha detto che si impegnerà sulla sanità pubblica. Dove è stata in questi 5 anni? Mentre l’Umbria scendeva nelle classifiche della qualità sull’assistenza sanitaria, mentre spendeva 18 milioni di euro per pagare le cure che gli umbri cercavano fuori dalla regione perché qui non riuscivano più a curarsi. Quando prima in tanti venivano qui a curarsi. Noi continueremo a batterci per difendere la sanità pubblica dai tagli – ha detto ancora - e dalla privatizzazione di questa destra. Il voto di domenica è lunedì sarà cruciale perché gli umbri possano riprendere in mano il loro futuro e il loro diritto costituzionale a curarsi, ad avere un lavoro dignitoso, a studiare"

Poi la nota di Stefania Proietti: "La giunta regionale che ho in mente sarà coerente con la mia impostazione culturale, i miei valori, la mia storia, e quindi metterà in piedi un nuovo sistema di welfare regionale. Se c’è un’emergenza, ed è sotto gli occhi di tutti, si tratta dell’emergenza sociale che, in una regione in cui il clima di fiducia si è deteriorato, ha reso tutti molto più poveri e ha lasciato le famiglie da sole, i giovani disorientati dopo il Covid. Una regione che si rispetti - prosegue - deve mettere in campo misure in grado di attenuare i disagi e alleviare i dolori dei cittadini, dai più fragili agli anziani, alle persone con disabilità, alle famiglie e ai giovani, a chi non riesce ad arrivare a fine mese. Tra i primi atti presenteremo una proposta di legge per la promozione di un nuovo welfare regionale. Un modello basato su nuove alleanze tra istituzioni, famiglie, il privato sociale e il mercato".