Castiglione del Lago, 30 aprile 2023 – La pistola insanguinata è stata la chiave per risolvere il “caso“ della violenta rissa che circa due mesi fa ha spaventato a morte il vicinato di un locale notturno a Castiglione del Lago.
Due giovani e il padre di uno di loro adesso sono finiti nei guai, denunciati dai carabinieri della stazione di Castiglione del Lago, per i reati di rissa e di porto di armi o oggetti atti ad offendere. I fatti iniziano nel mese di febbraio, e precisamente nella notte tra il 17 e il 18, quando a seguito delle segnalazioni giunte in caserma da parte di alcuni privati cittadini, i carabinieri hanno trovato – su suolo pubblico e a breve distanza da un locale notturno/discoteca del comune di Castiglione – una pistola scacciacani rotta in più parti e priva di tappo rosso, sporca di sangue.
Dalla ricostruzione dei militari, i tre indagati – muniti della pistola “scacciacani“, probabilmente a scopo intimidatorio – avrebbero partecipato a una rissa avvenuta intorno alle quattro del mattino, nella quale sarebbero state coinvolte almeno altre cinque persone, tutte al momento in corso di identificazione.
La pistola scacciacani è probabilmente stata abbandonata o smarrita sul posto durante le fasi concitate del parapiglia. Al termine della violenta lite, che ha allarmato la popolazione residente ma per la quale non risultano richieste di intervento alle forze dell’ordine e neppure denunce o querele sporte dai soggetti coinvolti, i tre deferiti si sarebbero sottoposti a cure sanitarie negli ospedali di Castiglione del Lago e Arezzo per le contusioni e le lesioni subite e uno di loro avrebbe ricevuto addirittura una prognosi di 20 giorni per una frattura.
Ora, al termine di una approfondita attività di indagine basata sull’analisi di filmati di videosorveglianza, acquisizione di prove testimoniali e riconoscimenti fotografici, i tre ragazzi, due italiani poco più che ventenni e uno di origine straniera di circa cinquant’anni padre di uno dei due giovani, sono stati identificati e denunciati.