Rissa nel cuore della movida. Pugni e calci per un telefonino. Un ragazzo finisce in ospedale

Paura nella notte in Vico dell’Olmo, nel cuore di Terni, per il violento scontro tra due gruppi forse provocato anche dall’alcol. Altre violenze a Piediluco: coinvolti almeno cinque giovani.

Rissa nel cuore della movida. Pugni e calci per un telefonino. Un ragazzo finisce in ospedale

Rissa nel cuore della movida. Pugni e calci per un telefonino. Un ragazzo finisce in ospedale

Non è stata una notte tranquilla nel cuore di Terni. Perché, come purtroppo spesso accade, qualcuno ha ecceduto scatenando una rissa con un ferito portato in ospedale e tanta paura tra le persone che passeggiavano o che, sedute ai tavolini, volevano soltanto trascorrere qualche ora all’aria aperta. I momenti di tensione, nella notte tra sabato e ieri, si sono verificati nella zona di Vico dell’Olmo, nel centro storico di Terni e cuore della movida, in seguito ad una violenta lite che sarebbe stata originata da motivi del tutto futili, sembra per il caricabatteria di un telefono cellulare, oltre che dal consumo smodato di alcol. La rissa – stando a quanto ricostruito – avrebbe coinvolto più persone, per la maggior parte di origini straniere, una delle quali ha riportato lesioni non gravi, con una prognosi di pochi giorni. Il ferito è stato medicato dai sanitari dell’ospedale ‘Santa Maria’.

Sul luogo della rissa è subito arrivata una pattuglia della squadra Volante della questura di Terni per avviare le indagini del caso, anche con l’ausilio delle telecamere presenti in zona che hanno ripreso l’intera scena. Obiettivo è individuare i partecipanti alla rissa e procedere, se sarà il caso, con le denunce all’autorità giudiziaria.

Ma la notte brava non è finita in Vico dell’Olmo. Un altro episodio violento, sempre nel corso della notte fra sabato e domenica, è avvenuto a Piediluco: avrebbe coinvolto un gruppo di quattro o cinque persone, poi identificate dai Carabinieri intervenuti sul posto. Anche in questo caso le conseguenze, fortunatamente, non sono state gravi e spetterà all’Arma decidere se e quali provvedimenti adottare.