
di Alberto Cecconi
"Prima ci confrontiamo con le amministrazioni pubbliche, poi diamo inizio agli investimenti concordati". E’ il programma di Rocchetta spa, dopo che la sentenza del Consiglio di Stato ha acceso di fatto il semaforo verde al progetto rimasto fermo per i contenziosi giudiziari. Lo enuncia l’avvocato Chiara Bigioni, dirigente apicale della società. Esprime soddisfazione piena per quanto deciso dalla Magistratura, col riconoscimento della validità della determina della Regione del 2015, che proroga la concessione mineraria sino al 1940. "Siamo stati molto contenti - dice l’avvocato Bigioni - perché eravamo in stand by, senza prospettive vere, con la vecchia concessione che sarebbe scaduta a febbraio 2022. E con l’impossibilità di programmare sviluppi e investimenti. Un tunnel lungo, durato 6 anni, ha frenato le progettazioni. La sentenza ha fatto luce su una situazione difficile, con elementi di confusione, ha riconosciuto la correttezza delle istituzioni e la nostra. Ora c’è molta più serenità. Anche se resta il rammarico per aver perso tanto tempo".
Quale il programma di Rocchetta spa? E quali i tempi?
"Sull’immediato riprenderemo il vecchio progetto rimasto nel cassetto, ci metteremo ad un tavolo per un confronto ed un dialogo con le amministrazioni locali. E speriamo entro l’autunno di iniziare i lavori". "Rocchetta spa avrà a disposizione 25 litri di acqua al secondo: 18 per il prestigioso marchio storico e 7 per attivare una seconda linea di produzione, per imbottigliare e commercializzare l’acqua ’Serrasanta’; con investimenti di circa 30 milioni; nella sentenza si parla anche di ricadute sul territorio e si citano il risanamento della vallata, diventata inaccessibile perché distrutta dall’alluvione del 2013, la realizzazione dell’ Oasi Rocchetta& abbattendo le vecchie strutture di produzione di circa 20 mila metri cubi, la costruzione di un parco naturalistico turisticamente fruibile, la concessione in comodato di una struttura prefabbricata di circa mq 1.700 all’interno dell’Oasi da adibire a museo e sede di varie associazioni.
Verrà attuato tutto quanto?
"Rispetteremo i programmi in dialogo con le istituzioni preposte. Faremo assunzioni di nuovo personale ed investimenti tecnologici interni ed esterni". L’azienda non è mai ricorsa alla cassa integrazione; e si è aperta alle esigenze del territorio: Giochi de le Porte, oratorio e settore giovanile del Gualdo. Si continuerà?
"Siamo nel territorio, vogliamo essere protagonisti attenti e per quanto possibile attivi".
Quali rapporti si prevedono con la Comunanza agraria dell’Appennino gualdese?
"Quelli scritti nella sentenza e previsti dalla legge"-