Sarà sottoposto a un’ulteriore perizia il cellulare della ex fidanzata di Rudy Guede, accusato di violenza sessuale, lesioni e maltrattamenti nei suoi confronti. Il giudice per le indagini preliminari ha disposto un’integrazione al lavoro che il consulente ha già effettuato sullo smartphone per cui, per concludere l’incidente probatorio sarà necessaria un’ulteriore udienza, fissata per il 18 luglio. L’accertamento informatico ha permesso l’acquisizione di 144mila file, recuperati dall’esperto nominato dal gip di Viterbo. Messaggi, file audio, video e foto che, secondo il legale che assiste la ragazza oggi 24enne, l’avvocato Francesco Guido, confermerebbero le vessazioni, le violenze e i rapporti sessuali non consensuali avvenuti tra il 2022 e il 2023, durante la loro relazione. Una mole di materiale, secondo il legale, largamente sufficiente sia in quantità che in qualità. Insomma, quello che doveva essere acquisito, secondo la parte lesa, già è stato analizzato dal consulente. Tra questi file anche conversazioni nelle quali la ragazza si sarebbe confidata con interlocutori di fiducia di quanto avrebbe subito nel tempo, fino ad arrivare alla denuncia in questura. Violenza sessuale e maltrattamenti che il 37enne ha sempre negato, escludendo di aver avuto comportamenti sopra le righe con la ex fidanzata. E, anche di fronte alla documentazione medica di lesioni, l’uomo ha sempre sostenuto che queste sarebbero riconducibili all’attività di equitazione che la ragazza pratica e per la quale, in diverse occasioni sarebbe già finita in ospedale. Con la conclusione dell’incidente probatorio, la Procura dovrebbe avviarsi a chiudere le indagini. Intanto, per Guede rimane valida la misura del divieto di avvicinamento ad almeno 800 metri dalla ex, allo stesso modo è sottoposto al braccialetto elettronico. Guede, in questo procedimento assistito dall’avvocato Carlo Mezzetti, era stato condannato a 13 anni di reclusione per l’omicidio di Meredith Kercher, avvenuto l’1 novembre 2007 in via della Pergola. Per la stessa accusa, dopo 10 anni di processi, erano stati definitivamente assolti Amanda Knox e Raffaele Sollecito.
Luca Fiorucci