Perugia, 16 ottobre 2024 – Niente da fare, quel fischio dell’arbitro le è proprio indigesto e per questo ha deciso nuovamente di presentare un esposto per chiedere controlli sul rumore ed eventuali sanzioni. Accade a Ponte della Pietra, in fondo a via Settevalli, dove c’è ancora uno dei pochi campi di calcio a 7 della città. Un impianto dove di giorno si allenano decine centinaia di ragazzini e di sera si svolgono partite di campionati amatoriali. La proprietaria di un’abitazione a fianco del terreno di gioco ha nuovamente presentato un esposto in Comune contro la Parrocchia di Santa Maria della Misericordia (proprietaria dell’impianto) perché appunto, di sera, a suo dire il rumore prodotto dai giocatori della partita di calcio e dal fischietto dell’arbitro supera i decibel consentiti dalla legge.
Esposto per il quale Palazzo dei Priori ha ora chiesto una verifica all’Arpa. La questione si trascina da almeno sei anni, seppur a fasi alterne. Nel 2018 ci fu una sanzione da 2.000 euro a carico del Centro sportivo italiano (che aveva preso in gestione il campo), poiché la sera dalle 20 fino alle 23 si svolgevano due o tre partite di calcio di campionati amatoriali. La multa fu comminata dal sindaco proprio perché – dopo le verifiche Arpa – venne constatato che il rumore del fischietto superava i decibel consentiti. Per questo, dopo l’ordinanza sindacale, l’organizzazione (tornata alla Parrocchia per questo motivo) decise di limitare gli incontri di calcio serali a uno e uno soltanto, con inizio alle 20.30 e conclusione perentoria alle 21.30 (recupero permettendo). Ma a quanto pare la proprietaria dell’abitazione adiacente l’impianto è di nuovo infastidita dal vocìo e dalle fischiate arbitrali e per questo ha presentato un nuovo esposto.
A questo punto sarà l’Arpa a effettuare le verifiche del caso, ma è molto facile che la soglia massima del rumore venga superata, dato che a quell’ora il limite è di 70 decibel, mentre il fischio dell’arbitro arriva più o meno a 130. Il rischio a questo punto è che se scattasse una nuova sanzione, la Parrocchia sarebbe costretta a chiudere l’impianto, dato che l’introito principale è quello del noleggio del campo serale. Ma questo comporterebbe che centinaia di bambini dovrebbero come minimo trasferirsi e nella peggiore delle ipotesi cessare l’attività. A meno che l’arbitro non fischi più piano o l’allenatore richiami i giocatori... sottovoce.