FOLIGNO "La destra affossa il salario minimo a Foligno sollevando la questione di legittimità, dopo mesi di rimpalli tra commissione e consiglio". La capogruppo del Pd Rita Barbetti e il consigliere comunale Mario Bravi vanno all’attacco dopo l’ultima riunione di Commissione, nella quale la maggioranza ha affossato definitivamente il salario minimo comunale. "La proposta partiva dall’esistenza oggettiva di un’emergenza salariale evidente, che arriva (come confermato anche dallo studio della Camera di Commercio) a un gap del meno 13 per cento nella nostra realtà rispetto ai già bassi livelli salariali riscontrati a livello nazionale. Dopo un consiglio comunale dedicato al tema e varie riunioni di commissione, la destra che governa la città, nell’ultima seduta della Seconda commissione ha deciso di buttare la palla in tribuna, tornando alla casella iniziale, come si trattasse di un gioco dell’oca, sollevando in maniera del tutto pretestuosa e senza nessuna base oggettiva la questione della legittimità". Il Pd evidenzia però quanto questo sia "una foglia di fico per nascondere il disinteresse reale per il mondo del lavoro e per le condizioni dei più fragili. Consideriamo questo atteggiamento grave". E si ricordano le città che hanno già approvato un provvedimento del genere come Firenze, Napoli, Milano, Perugia e Montefalco, dove l’ok è arrivato all’unanimità.
Cronaca"Salario minimo affossato dalla destra"