REDAZIONE UMBRIA

“Salata“ l’Imu sulle seconde case A Terni si paga più che a Perugia

Studio nazionale della Uil. Gino Venturi: "Tassazione. locale molto pesante. in questi tempi di crisi"

Come non bastasse tutto il resto, a Terni l’Imu sulle seconde case è più alta che a Perugia. E’ quanto emerge da uno studio della Uil, ’Servizio Lavoro, Coesione e Territorio’. "I costi - spiega il sindacato – sono rapportati ad un’ abitazione con rendita catastale derivante dalla media ponderata delle abitazioni di ogni singola città (fonte agenzia entrate). Con riferimento alle seconde case, l’Imu a Terni ha un’aliquota dell’11.2 mentre Perugia è del 10.6. La media nazionale è del 10.5. In termini assoluti a Terni si pagano all’anno 885 euro e a Perugia 849 euro. La media nazionale è di 1.074 euro all’anno. Per le prime case di lusso (A1, A8 e A9) a Terni si pagano 1.968 euro mentre a Perugia 3.582. La media nazionale è di 2.623 euro. Complessivamente gli italiani versano nel 2022 per l’Imu 19,6 miliardi di euro, di cui 9,5 miliardi in acconto. A pagare sono 25 milioni di proprietari di immobili diversi dall’abitazione principale (il 41% sono lavoratori dipendenti e pensionati). Il costo più alto in valore assoluto si ha per una seconda casa a disposizione a Roma con 2.064 euro medi annui, a Milano con 2.040 euro e Bologna 2.038 euro. Pagano di meno invece ad Asti con 580 euro, Gorizia 658 euro e Catanzaro con 659 euro".

"La tassazione locale è molto pesante soprattutto in questi tempi di crisi - afferma Gino Venturi (nella foto) , segretario della Uil Fpl di terni – . A maggior ragione è giusto pretendere dagli enti locali un buon uso del tanto denaro che con sacrificio i cittadini pagano di tasse, garantendo quindi servizi adeguati ed efficienti"